Attilio Fontana a Bresciaoggi

Il governatore Fontana con l’assessore Mattinzoli durante l’intervista a Bresciaoggi FOTOLIVELa visita del presidente Attilio  Fontana alla Dac di Flero
Il governatore Fontana con l’assessore Mattinzoli durante l’intervista a Bresciaoggi FOTOLIVELa visita del presidente Attilio Fontana alla Dac di Flero
Il governatore Fontana con l’assessore Mattinzoli durante l’intervista a Bresciaoggi FOTOLIVELa visita del presidente Attilio  Fontana alla Dac di Flero
Il governatore Fontana con l’assessore Mattinzoli durante l’intervista a Bresciaoggi FOTOLIVELa visita del presidente Attilio Fontana alla Dac di Flero

Ricucire, per rimarginare le ferite ancora aperte, superando sconforto e rabbia. Proteggere, rappresentando le istanze del mondo produttivo i bisogni della gente. Costruire, per riportare la Lombardia ad essere il luogo dove si progetta e si costruirà l’Italia «che verrà». Il governatore Attilio Fontana - impegnato ieri nel tour in provincia e poi in un lungo confronto con la redazione di Bresciaoggi - davanti alle domande non abbassa lo sguardo e si affida a tre parole chiave per indicare la rinascita post-Covid: ricucire, proteggere e costruire. Dopo settimane in cui la campagna vaccinale ha stentato a decollare ora pare che si sia trovato il giusto passo... «Abbiamo avuto dei problemi derivati dal non buon funzionamento del portale informatico, ma la macchina che vaccinava invece funzionava. Adesso avremmo anche la possibilità di andare oltre: siamo arrivati a 115 mila dosi ma potremmo arrivare a 150 mila se coi fosse la disponibilità. Lunedì apriremo agli over 50 anche se avevamo i dubbi non avendo ancora la programmazione delle consegne». Il 44 per cento dei bresciani ha ricevuto la prima dose, ora nel futuro c’è il coinvolgimento delle aziende... «Partiremo quando ci sarà il via libera dal generale Figliuolo. Non facciamo proclami». Qualche settimana fa, a proposito di proclami, Bertolaso ha però detto che entro luglio tutti i lombardi saranno vaccinati. «Assolutamente». Ne è sicuro? «Se arrivano i vaccini entro luglio tutti saranno vaccinati. La prova è che la scorsa settimana ne abbiamo fatti 115 mila al giorno. Con le aziende potremmo salire a 180 mila dosi». Con un problema di personale al lavoro negli hub. «Ha ragione, ma già adesso siamo ben organizzati e in grado di coprire le vaccinazioni senza patemi. Prima portiamo a casa i vaccini, poi faremo il resto». Dovendo rivedere la legge 23 si può dire che il Covid ha mostrato le crepe della sanità territoriale? «La mia analisi è diversa: le crepe forse ci sono e abbiamo deciso di intervenire ma non credo che sia stato il Covid». Ma i tagli hanno indebolito l’assistenza di base... «Nel 2011 ci sono stati taglia da 7 miliardi fino arrivare ai 20 del 2018. E’ un errore tagliare in sanità». Agli Spedali Civili abbiamo avuto come dg Marco Trivelli. Perchè il suo contributo in assessorato è stato interrotto bruscamente? «Sono sincero, non era in linea con il nuovo assessore che aveva idee diverse. Da qui la sostituzione». Quale è stata l’accusa più ingiusta mossa alla Lombardia nel gestire la pandemia? «Credo sia stata mettere sul banco degli imputati la Regione addebitandole responsabilità che non aveva o che non esistevano. Ci sono stati lombardi che per appartenenza politica hanno giocato questo gioco al massacro». In questo contesto la vittima è stata Giulio Gallera? «Sicuramente. Sfido chiunque ad affrontare quello che è successo in Lombardia e non trovare qualcosa che non funzionava». Cambiando discorso, nel 2023 lei si riproporrà? E a Brescia vedrebbe bene un sindaco leghista. «Credo sarebbe offensivo pensare al mio futuro adesso. Ora serve pensare al futuro della Lombardia. Su Brescia è indubbio che la Lega abbia uomini capaci di governare subito». E si mormora che l’attuale sindaco di Brescia, Emilio del Bono, potrebbe essere uno dei competitor alla corsa per Palazzo Lombardia. «Chi può dirlo...». Scendendo sul locale: sul Piano provinciale cave quale è la posizione Lombarda? «La Regione ha iniziato un percorso di valutazione per varare una nuova legge sulle escavazioni. A guidare la nascente normativa saranno due principi: la tutela del territorio e la promozione dell'impiego di materiale riciclabile nel rispetto della filosofia dell'economia circolare». Dalla Concert Hall di Erbusco al depuratore del Garda, ci sono opere controverse che stanno alimentando il dibattito... «Noi possiamo offrire una mediazione, ma è impensabile calare le opere dall'alto senza il consenso del territorio. Penso che le decisioni, al netto delle valutazioni tecniche e della sostenibilità economica dei progetti, debbano essere prese dai cittadini e dagli amministratori locali». Ha mai pensato in questi mesi di alzare bandiera bianca? «Ci sono tante persone che speravano alzassi bandiera bianca, ma sono tutte persone che non mi conoscono. Rimango. Non faccio passi indietro o a lato». Ci sono apprensioni su coprifuoco e il sistema delle zone. Quale futuro ci attende? «Già con le altre regioni avevamo chiesto di allungare il coprifuoco e dare possibilità come da linee guida di tenere aperte le attività sensibili. La necessità erano le aperture e dare spazio alla gente per far capire che le cose vanno gestite in fase di transizione. Per noi il settore turistico è prevalente. La greencard può aiutare, ma se alle 10 mandiamo tutti a letto non ha senso. Sul turismo dobbiamo fare molto e confido nel ministro Garavaglia».•. Giu.S.

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