Berlusconi firma la rivincita della linea governista azzurra

Licia Ronzulli, ex coordinatrice, con Silvio Berlusconi e Simona Tironi
Licia Ronzulli, ex coordinatrice, con Silvio Berlusconi e Simona Tironi
Licia Ronzulli, ex coordinatrice, con Silvio Berlusconi e Simona Tironi
Licia Ronzulli, ex coordinatrice, con Silvio Berlusconi e Simona Tironi

Il giorno dopo la rivoluzione azzurra lanciata da Silvio Berlusconi in vista delle prossime europee, esulta l'ala governista di Forza Italia che fa capo ad Antonio Tajani per la «rivincita», d'intesa con i meloniani, sui «filoronzulliani». Così come i cosiddetti Fascina boys, vicini alla deputata e compagna del Cav, Marta Fascina, dati in ascesa nel partito. «Grazie alla lungimiranza del presidente Berlusconi il partito si rafforza nel Parlamento e sul territorio ed è pronto a una nuova fase di crescita», dicono i fedelissimi del ministro degli Esteri. Sulla stessa linea gli uomini più vicini a lady Berlusconi, contenti di aver conquistato la Lombardia con il coordinatore regionale Alessandro Sorte, parlamentare bergamasco classe ’84: «Fi trova nuova linfa». Deputato bergamasco, ex assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture della giunta Maroni dal 2013 al 2018, Sorte ora si ritrova ad occupare una delle caselle di maggior peso dopo il cambio di geografia politica interna del partito voluto dal Cav, raccontano, d'intesa con la primogenita Marina, che sancisce di fatto anche il ritorno di Paolo Barelli alla guida dei deputati. Per ora anche a Brescia restano in silenzio, invece, i più «sovranisti». Non parla neppure Berlusconi ma raccontano che sia molto soddisfatto per la soluzione trovata e viene descritto concentrato sul completamento della riorganizzazione della sua creatura politica fondata nel '94 in preparazione del voto europeo nel 2024. I cambiamenti, infatti, non finiranno qui. Intanto si attende tra martedì e mercoledì la convocazione dell'Assemblea dei deputati per formalizzare il ritorno di Paolo Barelli (uomo di fiducia di Tajani) alla guida del gruppo al posto di Alessandro Cattaneo, che, dovrebbe essere risarcito non solo con l'incarico di vice coordinatore nazionale con delega all'organizzazione del territorio ma anche con una presidenza delle 4 Bicamerali che spettano a Fi: un risiko, che dovrà tener conto del terremoto forzista con conseguenti nuovi equilibri interni, e ancora tutto da risolvere (va definita la griglia dei nomi), che si intreccia con la partita più grande, quella della Vigilanza Rai. In tempi brevi ci saranno altre novità: secondo gli ultimo boatos potrebbero essere nominati alti coordinatori regionali, sarà ridisegnata e aggiornata la mappa dei 25 Dipartimenti del partito e i commissari provinciali tra cui Brescia. •. Giu.S.

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