L'AZIONE

Blocco Studentesco, fuori dal Calini un nuovo striscione: «Antifascismo è anticultura»

di Natalia Danesi
Il preside Tarolli: «Scritta già rimossa, i nostri studenti estranei. Protesta contro la presa di posizione dei docenti sui fatti di Firenze e del Mantegna»
Lo striscione di Blocco Studentesco fuori dal Calini
Lo striscione di Blocco Studentesco fuori dal Calini
Lo striscione di Blocco Studentesco fuori dal Calini
Lo striscione di Blocco Studentesco fuori dal Calini

Nuova azione di Blocco Studentesco, che ha colpito questa mattina fuori dal liceo Calini di via Montesuello con l'ennesimo striscione: «Antifascismo è anticultura».

Il gruppo di destra è lo stesso che lo scorso 10 marzo si è reso protagonista di un'analoga iniziativa al liceo Mantegna, dove era in corso un convegno su democrazia e antifascismo, e nei giorni precedenti all'Itis Castelli. Provocazioni che sono state fermamente condannate, anche dal ministro dell'Istruzione. 

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La scritta è stata cancellata. Intervento della Digos

«La scritta è già stata cancellata», precisa il preside del Calini Marco Tarolli, aggiungendo che la Digos ha già preso visione di tutto quanto, e che intende sporgere denuncia.

Si tratta, per il dirigente, di una «reazione al fatto che ieri il circolo Anpi Dolores Abbiati ha condiviso sui suoi social la dichiarazione rilasciata dai nostri docenti a seguito dei fatti di Firenze e del Mantegna e che è stata pubblicata sul nostro sito»

QUI LA DICHIARAZIONE DEI DOCENTI DEL CALINI

Il preside precisa che non è un'iniziativa dei ragazzi del Calini. «Ho già i visto rappresentanti degli studenti, alle 10 ci ritroveremo tutti in aula magna per un ulteriore momento di confronto - conclude -. Non vogliamo dare rilievo ai fatti in questione ma fermamente li condanniamo. La nostra intenzione è offrire anche ai ragazzi un'occasione di approfondimento invitando presto un rappresentante dell'Anpi perché ci racconti e ci faccia conoscere la loro realtà».

La rivendicazione di Blocco Studentesco

In mattinata, Blocco Studentesco ha rivendicato l'azione con una nota.  «È di questi giorni la dichiarazione dell’assemblea dei docenti del Liceo Calini - inizia la nota diffusa dal movimento - nella quale dichiarano l’antifascismo essere la miglior risposta culturale al fascismo non considerandolo però per quello che è in realtà ovvero la negazione di un’ideale. Un ideale che - prosegue la nota - era, è e sarà la miglior risposta all’inadeguatezza del sistema capitalista e comunista. Un ideale che ha visto aderirvi pensatori del calibro di Gentile, D’Annunzio, Marinetti, Pirandello e molti altri. Il prefisso "anti" - conclude la nota - non può dar vita a nessuna cultura poiché in esso non vi è nulla di rivoluzionario ma unicamente di reazionario.”

Depositata interrogazione parlamentare

“È vergognoso e inaccettabile che ancora una volta - questa volta al liceo Calini di Brescia - il Blocco Studentesco si faccia notare per le sue offese nei confronti dei valori dell’antifascismo su cui si basa la nostra democrazia e la convivenza civile. Nessuna giustificazione può essere data a chi esalta la violenza e la discriminazione, soprattutto in un ambiente come quello scolastico, dove i giovani vengono educati al rispetto degli altri. È nostro dovere condannare senza esitazione questi atti, che offendono la memoria di chi ha combattuto per la libertà - dichiara Devis Dori deputato di Europa verde -. Chiedo a tutta la politica bresciana di prendere le distanze in modo esplicito da queste gravi azioni, perché si tratta a tutti gli effetti di un atto intimidatorio nei confronti degli altri studenti e dei docenti che invece si riconoscono nei valori della nostra Costituzione. Per questo motivo sto depositando un'interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro dell'Interno di attivare le opportune verifiche e le iniziative per contrastare queste espressioni di odio nei confronti dei valori democratici, messe in atto da movimenti che inneggiano al fascismo"

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