Bollette A2A: nel 2022 richieste quintuplicate per la rateizzazione

di Marta Giansanti
L’escalation si è verificata soprattutto nella seconda metà dell’anno scorso. E rispetto al periodo pre-pandemico la proporzione è di nove volte. Ma ora con il calo del prezzo del gas si pensa a nuove agevolazion

Mentre il governo Meloni cerca di trovare nuovi strumenti e bonus sociali dal 1° aprile per aiutare famiglie e imprese contro il caro bollette, i dati di A2A Energia sulla domanda di rateizzazione mostrano un quadro inclemente. Le richieste, aggiornate alla fine dello scorso anno, si confermano in linea con quanto osservato al 31 agosto, raggiungendo per importo valori cinque volte superiori a quelli del 2021 e ben nove volte rispetto al periodo pre-pandemico.

La maggior parte delle domande di rateizzazione vengono da utenze domestiche

Costituiscono  l’80 per cento del totale,  mentre il restante è da clienti business. Una proporzione che si riflette ma all’esatto opposto se analizzata dal punto di vista degli importi: l’80 per cento delle cifre rateizzate sono infatti richieste dai clienti B2B e quel che rimane, il 20 per cento, da clienti B2C.

Una situazione dovuta all’incredibile impennata dei costi di luce e gas che ha messo e sta mettendo a dura prova cittadini e imprese, con le bollette che rappresentano una delle voci più pesanti del bilancio familiare e aziendale. In molti casi, quindi, si è ricorsi alla rateizzazione, un’agevolazione che consente di non pagare in un’unica soluzione l’ammontare dei consumi. Solo nei primi mesi sette mesi dello scorso anno la società A2A Energia aveva raggiunto e superato il numero delle rateizzazioni concesse in tutto il 2021.

Richieste che erano così suddivise: l’85 per cento proveniva da forniture domestiche mentre a livello di importo il 70 per cento era rappresentato da utenze intestate a clienti business. Uno strumento quindi, utilizzato da entrambe le «categorie» per ammortizzare le uscite economiche.

Una  buona notizia è all’orizzonte

La  bolletta del gas di gennaio, per coloro che si trovano ancora nel regime di maggiori tutela (destinato probabilmente a scomparire entro gennaio del 2024), è in netto calo. Il calcolo, a partire dall’andamento medio dei prezzi all’ingrosso sul mercato italiano, ha fatto registrare una diminuzione del 34,2% rispetto al mese di dicembre 2022 per la cosiddetta «famiglia tipo», cioè con un consumo medi di circa 1.400 metri cubi all’anno. E’ quanto ha comunicato Arera specificando che il costo del gas (sempre per i clienti in tutela) è sceso a 68,37 euro per megawattora portando al calo di gennaio, dopo una crescita del 23,2% registrata nel mese di dicembre.

Una variazione di prezzo che sta portando alcune utility a riflettere se rivedere i valori previsti negli adeguamenti delle condizioni per le forniture a prezzo fisso, decisi tra agosto e settembre, e riportarle al livello di mercato. Anche A2A Energia sta definendo una serie di azioni per affrontare il tema, una partita che, ad ogni modo, continuerà ad essere giocata pure a livello governativo: Arera e Governo stanno studiano una riforma degli sconti, da avviare a partire da aprile, che potrebbe essere connessa alle attitudini di consumo e al risparmio delle famiglie italiane più virtuose.

Suggerimenti