IL RIESAME

Bambina disabile maltrattata: l'educatrice resta ai domiciliari

Il momento  in cui un carabiniere porta fuori dalla classe la piccolaIl carcere di Verziano,  dove l’educatrice 33enne è stata portata dopo l’arresto
Il momento in cui un carabiniere porta fuori dalla classe la piccolaIl carcere di Verziano, dove l’educatrice 33enne è stata portata dopo l’arresto
Il momento  in cui un carabiniere porta fuori dalla classe la piccolaIl carcere di Verziano,  dove l’educatrice 33enne è stata portata dopo l’arresto
Il momento in cui un carabiniere porta fuori dalla classe la piccolaIl carcere di Verziano, dove l’educatrice 33enne è stata portata dopo l’arresto

Il tribunale del Riesame di Brescia ha respinto il ricorso presentato dalla difesa dell'educatrice, arrestata per maltrattamenti nei confronti di una bambina disabile.
L'educatrice scolastica 33enne è stata arrestata dai carabinieri con l’accusa di maltrattamenti aggravati (e lesioni aggravate) nei confronti di una bambina disabile in una scuola primaria della Bassa.
Il ricorso è stato depositato due settimane fa. La donna, dopo avere passato due giorni in carcere a Verziano, era stata collocata ai domiciliari dal gip Francesca Grassani che l’aveva sentita nell’interrogatorio di convalida.
La donna era stata arrestata in flagranza: i carabinieri erano intervenuti non appena avevano visto i presunti maltrattamenti ripresi dalle telecamere nascoste installate all’interno dell'istituto scolastico frequentato dalla bambina.
Le indagini della procura di Brescia erano scattate dopo che i genitori della piccola avevano segnalato il repentino cambio di atteggiamento della figlia. «Non le avrei fatto mai male - aveva detto la 33enne al gip negando le pesanti accuse -. Le volevo bene».•.

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