IL PROCESSO

Bozzoli, la vedova in aula: "Ritengo Giacomo responsabile della morte di mio marito"

Irene Zubani in aula guarda il nipote Giacomo Bozzoli
Irene Zubani in aula guarda il nipote Giacomo Bozzoli
Irene Zubani in aula guarda il nipote Giacomo Bozzoli
Irene Zubani in aula guarda il nipote Giacomo Bozzoli

"Ritengo Giacomo responsabile della morte di mio marito". Lo ha detto poco fa in aula Irene Zubani, vedova di Mario Bozzoli, durante il processo davanti alla corte d'assise di Brescia a carico di Giacomo Bozzoli, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere dello zio, svanito nel nulla nella fonderia di Marcheno. "Ha detto una cosa vergognosa", è sbottato il nipote.

Durante la sua testimonianza, Irene Zubani ha ricostruito le fasi della drammatica vicenda.

«La sera dell’otto ottobre 2015 - ha detto -Mario mi ha chiamato alle 19.11 dicendomi che si sarebbe fatto la doccia per poi raggiungermi a casa e andare a cena. Dalle 21.30 in poi ho iniziato a preoccuparmi e dalle 22 era palese che era accaduto qualcosa. Non credevo si prospettasse quello che poi è accaduto». 

Irene Zubani ha raccontato di essere stata convinta che Mario Bozzoli avesse avuto un malore o un incidente. «Mio figlio Giuseppe - ha proseguito - è stato il primo ad arrivare in azienda e mi ha detto: "mamma è una cosa stranissima perchè c’è l’auto di papà, ci sono le chiavi, i suoi vestiti, ma papà non c’è"». E ha poi ricordato: «mio cognato Adelio quella sera disse subito di cercare sul retro dell’azienda perchè era convinto che Mario fosse uscito dal cancelletto che da sul fiume Mella. Ma mi sembrava impossibile. Quando gli operai hanno detto che poco prima c’era stata una fumata dai forni ho avuto una brutta sensazione».

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