accordo tra atenei

Brescia-Bari: nasce il Centro per la diagnosi precoce delle malattie

Le nuove tecniche riusciranno a garantire un sistema diagnostico fino a un milione di volte più preciso degli attuali strumenti a disposizione, assicurando appropriatezza e tempestività delle terapie
Un laboratorio della facoltà di Medicina di UniBs
Un laboratorio della facoltà di Medicina di UniBs
Un laboratorio della facoltà di Medicina di UniBs
Un laboratorio della facoltà di Medicina di UniBs

Un accordo di collaborazione tra Regione Puglia Università di Bari e quella di Brescia per creare il primo Centro di innovazione in single-molecule digital assay, per lo studio e la sperimentazione delle nuove tecnologie avanzate di rilevamento per la medicina precoce in grado di «rivoluzione la diagnostica medica». L’accordo è stato sottoscritto e presentato questa mattina a Bari, nella sede della Presidenza della Regione Puglia, dal presidente Michele Emiliano, dagli assessori alla Sanità e allo Sviluppo economico, Rocco Palese e Alessandro Delli Noci, e dai rettori di Bari e Brescia, Stefano Bronzini e Maurizio Tira, e Luisa Torsi, vice presidente Cnr. L’intesa ha sancito l’avvio di un percorso di studio e ricerca in Puglia che consentirà - è stato spiegato - di diagnosticare un numero considerevole di patologie, sia umane che del mondo vegetale, dall’analisi di campioni, ad esempio la saliva, per l’individuazione di una singola molecola. L’obiettivo è quello di fornire ai medici la possibilità di attaccare precocemente la malattia, addirittura prima che i sintomi si presentino. Tra le malattie che potranno essere monitorate e scoperte precocemente, ad esempio, i tumori, malattie cardiovascolari e neurodegenerative, e infezioni virali e batteriche. Le nuove tecniche riusciranno a garantire un sistema diagnostico fino a un milione di volte più preciso degli attuali strumenti a disposizione, assicurando appropriatezza e tempestività delle terapie. «Riuscire a consolidare una parte della nostra attività di ricerca e sviluppo qui in Puglia, nella mia terra, mi riempie di gioia», ha detto Torsi. 

«Una scoperta rivoluzionaria, grazie a una intuizione scientifica della professoressa Torsi»: così il governatore Michele Emiliano ha commentato l’accordo. «Le due ricerche, quella di Bari e di Brescia, si sono connesse, oggi siamo orgogliosi come italiani. La professoressa Torsi ha avuto una intuizione scientifica che consente con adeguata connessione tecnologica di mettere a punto un test che consentirà la diagnosi precoce di moltissime malattie di vario genere», ha aggiunto. «Anche il presidente della Lombardia - ha proseguito Emiliano - non vedrà l’ora di entrare in questa partita a sostegno della sua università di Brescia esattamente come stiamo facendo noi perché è molto importante che anche le istituzioni politiche sostengano la ricerca non solo con i finanziamenti ma anche con attività di incoraggiamento che io so essere importanti tanto quanto il danaro».

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