LA STORIA

Brescia, Manuel corona il sogno e per un giorno è un vero pompiere

di Luca Goffi
Il bambino, 5 anni, è stato ospite del comando provinciale di Brescia. Merito di una lettera scritta dalla nonna
Manuel al volante di un mezzo dei Vigili del fuoco
Manuel al volante di un mezzo dei Vigili del fuoco
Manuel pompiere per un giorno

Manuel Pintossi a 5 anni è già riuscito a coronare un suo sogno: visitare la centrale dei Vigili del fuoco e per qualche ora sentirsi uno di loro. Il merito va alla nonna, la signora Vilma Lombardi, che ha scritto una lettera al comandante chiedendo di consentire al nipote di visitare la struttura di via Scuole. Una richiesta a cui il comando dei Vigili del fuoco ha subito acconsentito. «Mi ha colpito la lettera toccante della nonna, un segno che non poteva cadere nel vuoto. Nell’immaginario dei bambini i pompieri sono eroi - spiega il comandante Enrico Porrovecchio -. I mezzi che utilizziamo li affascinano. Purtroppo il Covid ha rallentato gli incontri che organizziamo con le scuole». Insieme al piccolo Manuel, che non sapeva della visita, al comando sono arrivati anche la mamma Federica Masneri, il padre Luca Pintossi, la nonna Vilma Lombardi e la zia Alice Pintossi.Gli occhi azzurri del bambino sono subito stati rapiti dal colore rosso che domina la struttura, dalla sala operativa di ultimissima generazione, dall’ampio piazzale e dal garage dove sono custoditi i camion fiammanti. La sorpresa è riuscita alla perfezione: la reazione del piccolo è stata di sbigottimento nel vedere quanto quei piccoli oggetti che maneggia quotidianamente a casa propria, dal vivo siano enormi e possenti. Manuel è poi diventato un pompiere «vero» sull’enorme camion dei Vigili del fuoco provando il brivido di azionare la sirena. «Abbiano incontrato il comandante e poi abbiamo iniziato la visita all’interno del comando - spiega la mamma -. Manuel si è divertito tantissimo. Non si aspettava una sorpresa di questo tipo». Ad aiutarlo nel relazionarsi con i suoi eroi diventati «colleghi» per un giorno è stato il papà. «È innamorato dei pompieri, per fortuna ci sono i genitori che lo stanno aiutando a superare l’impatto iniziale - spiega nonna Vilma, la mente della bella sorpresa -. Mi è stato detto da amici e conoscenti che il mio gesto è stato fuori dai canoni. Ma è stato un piacere, l’ho fatto per mio nipote». Insomma, un’oretta di sogno a occhi aperti, squarciato da un frammento di realtà, quando un’unità è stata costretta a lasciare in fretta e furia il comando per un intervento rapido. «Sì, mi sono divertito, magari tornerò con qualche mio compagno di classe», racconta Manuel Pintossi prima di lasciare il comando dei Vigili del Fuoco. La generosità dei pompieri è infinita, dallo spirito di sacrificio con cui salvano le vite al sorriso regalato ad un bambino desideroso (e un pochino intimorito) nel voler realizzare il sogno di diventare uno di loro.

Suggerimenti