L’INIZIATIVA

Brescia Pride, molto più di un corteo. Una festa contro le discriminazioni

di Marta Giansanti
Sabato pomeriggio in centro storico torna la manifestazione: l’ultima edizione risale al 2019. Ritrovo alle 16.30 in piazza Vittoria, partenza alle 17.30
Un momento del Pride di due anni fa nel centro storico di Brescia
Un momento del Pride di due anni fa nel centro storico di Brescia
Un momento del Pride di due anni fa nel centro storico di Brescia
Un momento del Pride di due anni fa nel centro storico di Brescia

La grande macchina del «Brescia Pride» non si arresta e dopo i due lunghi anni pandemici di obbligato stop, torna a sfilare tra le vie del centro storico: appuntamento sabato a partire dalle 16.30 in piazza della Vittoria (partenza prevista alle 17.30), «per una presa di posto e di posizione. Per restituire alla città quel percorso di cura sociale di cui abbiamo bisogno, che tenga conto di ogni comunità marginalizzata e repressa, non solo Lgbtqia+». Non sarà quindi un «Gay pride», tiene a specificare Claudia Lauriano del Comitato, «ma un Brescia Pride, perché non esiste lotta per il raggiungimento dei basici diritti civili e umani che non sia intersezionale». Ma pure transfemminista, queer, antirazzista, antifascista, ecosocialista e collettiva: tematiche cardine del Manifesto, affrontate nelle scorse settimane in un calendario di «incontri divulgativi e di consapevolezza», organizzati ad hoc, e che avrà culmine proprio nel corteo (l’ultima iniziativa è attesa domani alle 18 alla Latteria Molloy, info sul sito).

«Un lungo cammino culturale - spiega Greta Tosoni, tra gli organizzatori - per dar vita a luoghi popolati da persone con la voglia di costruire una società che permetta a chiunque di essere sé stesso senza oppressioni e discriminazioni». Un’attenzione rivolta al riconoscimento di ogni individuo e delle sue necessità e unicità; al diritto alla salute per tutti; alla laicità dello stato e alla libertà di scelta; all’integrazione e all’accoglienza; al contrasto della violenza di genere e dell’omo-bi-trans-a-fobia. Così come al riconoscimento di tutte le tipologie di famiglie e alla giustizia climatica e ambientale. Particolari attenzioni si avranno nel corso della manifestazione di sabato: i gadget in vendita, prodotti da aziende del territorio, saranno in materiale riciclato o biodegradabile; per ridurre gli sprechi, durante la parata, non verranno distribuite bottigliette di acqua (si consiglia quindi di avere con sé borracce da riempire alle fontanelle); saranno distribuiti tappi antirumore; ci sarà un'interprete di Lis e verrà delineata una zona bianca, di decompressione, e un’area no foto «per chi ancora oggi - spiega Elisa Belussi - non può vivere serenamente la propria identità ed è vittima di ritorsioni».

Un viaggio a 360 gradi nel mondo dell’uguaglianza e del rispetto, «perché “#LeCoseCambiano” - il motto della manifestazione - e con esse cambiano i bisogni delle persone». Oltre 15mila le presenze all’ultimo Pride che si è celebrato a Brescia nel 2019 «ma quest’anno ci auguriamo di essere molti di più», è la speranza degli organizzatori tra i quali figurano anche Amnesty International Brescia, Caramelle in Piedi, Ciurma Pastafariana, Equanime e Virgini & Martyr e numerosi cittadini privati. «Una grande festa e una vera testimonianza a favore dei diritti civili e umani - sottolinea la vicesindaco e assessore alla Cultura di Brescia, Laura Castelletti -. La sensibilità di questa città negli ultimi anni è cresciuta molto, segno della volontà di essere una città aperta e inclusiva, un luogo in cui tutti si sentano liberi di essere se stessi, accolti e coinvolti». L’evento di sabato, che ha ricevuto il patrocinio del Comune, potrà essere seguito in live streaming su ÈliveBrescia TV e proseguirà alle 20.30 con la festa itinerante tra i locali del Carmine e da mezzanotte al Sonida The Club. •.

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