La grande macchina del «Brescia Pride» non si arresta e dopo i due lunghi anni pandemici di obbligato stop, torna a sfilare tra le vie del centro storico: appuntamento sabato a partire dalle 16.30 in piazza della Vittoria (partenza prevista alle 17.30), «per una presa di posto e di posizione. Per restituire alla città quel percorso di cura sociale di cui abbiamo bisogno, che tenga conto di ogni comunità marginalizzata e repressa, non solo Lgbtqia+». Non sarà quindi un «Gay pride», tiene a specificare Claudia Lauriano del Comitato, «ma un Brescia Pride, perché non esiste lotta per il raggiungimento dei basici diritti civili e umani che non sia intersezionale». Ma pure transfemminista, queer, antirazzista, antifascista, ecosocialista e collettiva: tematiche cardine del Manifesto, affrontate nelle scorse settimane in un calendario di «incontri divulgativi e di consapevolezza», organizzati ad hoc, e che avrà culmine proprio nel corteo (l’ultima iniziativa è attesa domani alle 18 alla Latteria Molloy, info sul sito).
«Un lungo cammino culturale - spiega Greta Tosoni, tra gli organizzatori - per dar vita a luoghi popolati da persone con la voglia di costruire una società che permetta a chiunque di essere sé stesso senza oppressioni e discriminazioni». Un’attenzione rivolta al riconoscimento di ogni individuo e delle sue necessità e unicità; al diritto alla salute per tutti; alla laicità dello stato e alla libertà di scelta; all’integrazione e all’accoglienza; al contrasto della violenza di genere e dell’omo-bi-trans-a-fobia. Così come al riconoscimento di tutte le tipologie di famiglie e alla giustizia climatica e ambientale. Particolari attenzioni si avranno nel corso della manifestazione di sabato: i gadget in vendita, prodotti da aziende del territorio, saranno in materiale riciclato o biodegradabile; per ridurre gli sprechi, durante la parata, non verranno distribuite bottigliette di acqua (si consiglia quindi di avere con sé borracce da riempire alle fontanelle); saranno distribuiti tappi antirumore; ci sarà un'interprete di Lis e verrà delineata una zona bianca, di decompressione, e un’area no foto «per chi ancora oggi - spiega Elisa Belussi - non può vivere serenamente la propria identità ed è vittima di ritorsioni».
Un viaggio a 360 gradi nel mondo dell’uguaglianza e del rispetto, «perché “#LeCoseCambiano” - il motto della manifestazione - e con esse cambiano i bisogni delle persone». Oltre 15mila le presenze all’ultimo Pride che si è celebrato a Brescia nel 2019 «ma quest’anno ci auguriamo di essere molti di più», è la speranza degli organizzatori tra i quali figurano anche Amnesty International Brescia, Caramelle in Piedi, Ciurma Pastafariana, Equanime e Virgini & Martyr e numerosi cittadini privati. «Una grande festa e una vera testimonianza a favore dei diritti civili e umani - sottolinea la vicesindaco e assessore alla Cultura di Brescia, Laura Castelletti -. La sensibilità di questa città negli ultimi anni è cresciuta molto, segno della volontà di essere una città aperta e inclusiva, un luogo in cui tutti si sentano liberi di essere se stessi, accolti e coinvolti». L’evento di sabato, che ha ricevuto il patrocinio del Comune, potrà essere seguito in live streaming su ÈliveBrescia TV e proseguirà alle 20.30 con la festa itinerante tra i locali del Carmine e da mezzanotte al Sonida The Club. •.