la svolta

Brescia, vaccini e tamponi: chiude l’hub di via Morelli

di Marta Giansanti
Oggi calerà definitivamente il sipario sulla «cittadella» gestita dall’Asst Spedali Civili
Iniziate  ieri le operazioni di smontaggio delle strutture create per ospitare centro tamponi e vaccini FOTOLIVE
Iniziate ieri le operazioni di smontaggio delle strutture create per ospitare centro tamponi e vaccini FOTOLIVE
Iniziate  ieri le operazioni di smontaggio delle strutture create per ospitare centro tamponi e vaccini FOTOLIVE
Iniziate ieri le operazioni di smontaggio delle strutture create per ospitare centro tamponi e vaccini FOTOLIVE

Brescia è pronta a dire addio a un’epoca: la roccaforte sanitaria contro il Covid 19 di via Morelli ha le ore contate. I lavori di smantellamento sono già partiti ma il sipario sulla «cittadella» dell’Asst Spedali Civili calerà ufficialmente oggi, con l’interruzione di ogni attività. Per mesi lo spazio allestito in via Morelli è stato il punto di riferimento per la popolazione nell’affrontare la pandemia: tamponi, visite, vaccinazioni, ma anche screening donne e hotspot per profughi ucraini. «Un’esperienza importantissima di sanità pubblica e un esempio per tutta la nazione - commenta il direttore Socio Sanitario, Annamaria Indelicato -. Un centro perfezionato nei mesi, che ha saputo insegnarci a gestire una pandemia e i suoi diversi aspetti, ma soprattutto a lavorare in modo integrato con le varie professionalità». Inaugurato il 26 settembre del 2020 come area tamponi, nel tempo si è prestato ad utilizzare ogni «arma» a disposizione per prevenire il virus, ma non solo. I numeri rendono l’idea del lavoro svolto: somministrate 215 mila dosi di vaccino anti Covid, 28.200 di antinfluenzali e di vaccini per l’infanzia e l’adolescenza, effettuati oltre 320 mila tamponi ed eseguiti 22.100 Pap Test permettendo di recuperare terreno sulle attività del 2020, pressoché interrotte, e di non ritardare la programmazione del 2021.

Le visite ambulatoriali degli Usca ai cittadini con sospetto contagio, hanno ridotto gli accessi in Pronto soccorso già fortemente sotto pressione: nei primi mesi su 2.900, infatti, poco più del 10% è stato dirottato in ospedale. Nelle ultime settimane, infine, un’area è stata dedicata alla prima accoglienza dei profughi: circa 1.700 sono stati registrati al Ssn, di cui 1.300 bambini. Sottoposti a tampone e, se richiesto, a vaccino anti Covid o contro malattie infettive dell’infanzia e dell’età adulta. Un'attività continua resa possibile dall'impegno incessante di una comunità e dalla sinergia tra sanità, istituzioni, enti, polizia Locale, volontari di molte associazioni tra cui Protezione civile e Alpini. «Uno spazio in cui la brescianità si è espressa al massimo del suo valore e a cui va il mio più sincero ringraziamento - sottolinea Indelicato -, perché non è stato tutto semplice ma loro non si sono mai fermati». Neppure dopo l’attentato incendiario: «Una ferita per tutto il territorio», ricorda. Da domani, ogni attività si sposterà ai centri di Sant’Eufemia e Poncarale. «Via Morelli è stata una palestra di flessibilità e di visione futura - conclude il direttore generale Asst Spedali Civili, Massimo Lombardo -. Lo sviluppo della medicina territoriale dovrà tener conto di quanto vissuto qui in questi anni».•.

Suggerimenti