Le nuove regole

Bus e Green Pass, da Brescia no ai controlli

di Mimmo Varone
Le perplessità delle aziende di trasporto e dei lavoratori
L’autista di un autobus mostra il Green pass
L’autista di un autobus mostra il Green pass
L’autista di un autobus mostra il Green pass
L’autista di un autobus mostra il Green pass

Il Green pass investe anche il Tpl. Ma controllarlo a quanti salgono sui bus trova subito un «niet» deciso e senza appello. A Brescia Trasporti azienda e autisti dicono all’unisono che controllare il Green pass di tutti è «impossibile» e per questo non si farà. Al massimo, si potrà fare a campione, da parte dei controllori classici, quelli che verificano il possesso del biglietto. Niente di più. «Non è possibile il controllo a terra, alle 1.500 fermate sparse per la città, perché i tempi si allungherebbero fino ad annullare il servizio di trasporto – dice il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini -. Né può farlo l’autista perché il suo compito è guidare e non fare altro». E poi, «cosa accadrebbe qualora un passeggero risultasse sprovvisto del pass?», si chiede. Sullo stesso tono i conducenti, che da qualche settimana hanno proclamato lo stato di agitazione e ieri hanno manifestato in via Marconi, davanti all’Agenzia del Tpl e all’assessorato alla Mobilità. (...)

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