C’è luce nel
«tunnel» con
abbracci e amore

di Gianbattista Manganoni
L’abbraccio tra mamma e figlia: un momento toccante che alla Rsa di Seniga ieri ha commosso tutti
L’abbraccio tra mamma e figlia: un momento toccante che alla Rsa di Seniga ieri ha commosso tutti
L’abbraccio tra mamma e figlia: un momento toccante che alla Rsa di Seniga ieri ha commosso tutti
L’abbraccio tra mamma e figlia: un momento toccante che alla Rsa di Seniga ieri ha commosso tutti

Un «tunnel» per dare luce: alla Fondazione Nobile Annibale Maggi Via di Seniga è stata montata e inaugurata ieri una struttura anti-Covid che permette ai pazienti non solo di vedere, ma anche di abbracciare i propri cari in totale sicurezza. È proprio il tunnel degli abbracci, come spiegato da Claudia Cisaro responsabile New Business & Marketing della Aeronord di Milano che ha fornito «la struttura gonfiabile, che si monta all’esterno in pochi minuti, adatta quindi alle Rsa con spazi interni limitati». E così può sorridere Elena Ferrari, sindaco di Seniga: «Questa offerta che si aggiunge ai servizi che già la Rsa aveva per gli ospiti, distingue la nostra casa di riposo, con un salto in avanti per la qualità della vita degli ospiti». Concorde Silvia Pozzi direttore amministrativo della Rsa: «Questa è una iniziativa che il presidente ha fortemente voluto, il contatto con la famiglia è la cosa che più è mancata quest’anno. Abbiamo subito creduto in questo progetto che ha un costo accessibile, se poi guardiamo il risultato, cioè riportiamo la famiglia in contatto con gli ospiti, vale certamente la pena investire su questo». IL «TUNNEL degli abbracci» è stato praticamente «collaudato» dalla signora Emilia Rizza che con l’assistenza e le istruzioni del personale ha potuto incontrare e soprattutto abbracciare la mamma Maria Teresa Ferrari, cosa che non avveniva più dal 22 aprile scorso. La signora Emilia è visibilmente emozionata, e qualche lacrimuccia è scesa anche dagli occhi del personale: «È stata veramente una cosa bellissima – dice la signora –, il cellophane è molto morbido, si riesce ad appoggiarsi e nel contatto, si sente il calore della persona, è proprio una cosa corporea, una sensazione molto bella. La mamma era emozionatissima, anche perché vedeva diverse persone e non capiva il perché. Una bellissima esperienza, appena possibile da rifare. Mi hanno fatto un regalone, lo desideravo da tanto tempo». Presenti anche gli alpini di Pontevico, per vedere sul posto la nuova installazione, con l’intenzione di organizzare una sottoscrizione tra varie associazioni e riuscire a dotare il dispositivo anche a Pontevico. «Vista l’esperienza della primavera - le parole del presidente della Rsa Gianni Filiberti - in questa seconda fase abbiamo cercato di trovare una soluzione più efficace delle videochiamate, che pure rimangono. Il fine è dare più sollievo e possibilità agli ospiti che a volte percepiscono il distacco doloroso dai familiari come una sorta di abbandono, perché probabilmente non riescono a capire quanto sia difficile gestire una cosa del genere. Una sera abbiamo visto in Tv una struttura simile in Veneto e subito ci siamo dati da fare per dare questa possibilità ai nostri ospiti». •

Suggerimenti