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Caro-bollette, la stangata potrebbe costare 1.000 euro l'anno

L'onda lunga del rincaro generalizzato delle materie prime e delle difficoltà di approvvigionamento si appresta ad abbattersi sulle famiglie bresciane con l'elettricità che segna un +55% e il gas un +48%

Impennata dei costi per luce e gas, una stangata di circa mille euro l’anno a famiglia. Dopo l’aumento dei carburanti, registrato nei mesi scorsi, ora si attendono rincari anche nelle bollette. Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, ricorda di «aver confermato l'annullamento transitorio degli oneri generali di sistema in bolletta e potenziato il bonus sociale alle famiglie in difficoltà. Malgrado gli interventi, l'aumento per la famiglia tipo in tutela sarà comunque del 55% per la bolletta dell'elettricità e del 41,8% per quella del gas per il primo trimestre del 2022». L’allarme arriva anche dalle associazioni dei consumatori. Adiconsum Cisl ha avanzato alcune proposte per contenere le tariffe: tra queste, l'eliminazione delle accise e tutte le voci non pertinenti al consumo delle famiglie, l'aumento del Bonus sociale e del tetto Isee per accedervi, il trasferimento di alcuni oneri generali di sistema sulla fiscalità generale e un Albo dei Venditori per il mercato libero con accesso consentito solo dietro garanzie fideiussorie.   Per Federconsumatori Cgil è necessario rivedere i costi legati alle bollette: «L'unica differenza tra il mercato libero e quello garantito è relativa al costo del prodotto, tutte le altre voci sono immutate. E se guardiamo qualunque bolletta, vediamo che il costo del prodotto consumato è infimo rispetto al costo finale: non si possono pagare 50 euro di prodotto e avere una bolletta da 180 euro». 

Il problema del caro energia si riflette in modo preoccupante anche sul mondo produttivo bresciano con aziende che hanno sospeso la produzione nelle ore di maggior costo energetico e altre che hanno chiuso per alcuni giorni. Altre stanno spostando la produzione al sabato, quando l’energia costa meno. Non ne sono esenti gli enti pubblici. Il Comune di Brescia stima per l’illuminazione pubblica un conto da un milione di euro in più, mentre Coldiretti Lombardia lancia l’allarme per l’attività dei florovivaisti e tutta la filiera agroalimentare, dalla produzione alla distribuzione e trasporti.

Mercoledì al Mise è stato convocato il tavolo con le imprese. La prima riunione sarà  alle 15 in videoconferenza, presieduta dal ministro: parteciperanno, tra gli altri, rappresentanti di Confindustria, Confindustria ceramica, Confindustria energia, Aicep, Federbeton, Assocarta, Assovetro, Assomet, Federacciai, Assofond, Federchimica, Federalimentare, Interconnector energy italia, Federlegno Arredo, Anima, Anfia, «avrà al centro della discussione l’impatto dei costi dell’ energia sul sistema produttivo».

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