«Case della comunità Brescia sia un modello»

Il Pd cittadino, guidato da Tommaso Gaglia, ha presentato una serie di proposte per lo sviluppo delle Case di Comunità a Brescia. I principali punti del documento sono illustrati da Giorgio Baitini, con Alberto Arrighini coordinatore del forum welfare-salute, e da Fulvio Lonati, responsabile del dipartimento salute della federazione provinciale: «Il Pnrr è un’opportunità straordinaria perché apre la strada alla territorializzazione del servizio socio-sanitario attraverso la creazione delle Case della Comunità». Si prevede il coinvolgimento per il progetto di professionisti, servizi, Comuni, terzo settore e volontariato, realizzando per i cittadini una sorta di «punto unico di accesso». Baitini e Lonati ricordano che la Loggia «attraverso il progetto Brescia Città del Noi, ha suddiviso il territorio in cinque aree sociali dotate di accesso ai servizi alla persona», e che «è in fase di completamento la realizzazione di un Punto di Comunità in ogni quartiere». Tra le proposte contenute in un documento approvato dall’assemblea cittadina presieduta da Piergiuseppe Caldana, è previsto che la progettualità delle Case della Comunità coincida con le cinque aree sociali già realizzate o deliberate. E ancora: il coordinamento tra le componenti interessate deve iniziare subito, coinvolgere i Punti di Comunità e trovare in città un luogo di governance. «L’Amministrazione - per la capogruppo in consiglio Laura Parenza - deve diventare riferimento per i Comuni bresciani e i capoluoghi lombardi». M.Zap.

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