LA POLEMICA

Caso Gelmini, il dossier arriva sul tavolo di Berlusconi

di Giuseppe Spatola
Dure critiche dei dirigenti alle esternazioni fatte dal ministro bresciano: Tajani e Cattaneo ricordano il ruolo avuto nel partito in oltre 20 anni. L'affondo di Salvini e la risposta: «Si occupi del suo movimento»
Il confronto tra Mariastella Gelmini e Antonio Tajani a Napoli
Il confronto tra Mariastella Gelmini e Antonio Tajani a Napoli
Il confronto tra Mariastella Gelmini e Antonio Tajani a Napoli
Il confronto tra Mariastella Gelmini e Antonio Tajani a Napoli

«Prima di criticare Silvio Berlusconi qualcuno dovrebbe contare fino a cinque». Così Matteo Salvini, leader della Lega, a margine del suo intervento alla scuola di formazione politica del partito a Milano, ha voluto commentare le parole del ministro bresciano agli Affari Regionali, Mariastella Gelmini, che negli ultimi giorni ha accusato il presidente di Forza Italia di essere «ambiguo» sulla guerra. Come dire che il caso Gelmini è diventato nazionale, rimbalzando dalla segretaria di Forza Italia a quella della Lega. «Con tutto il rispetto - ha aggiunto Salvini - Silvio Berlusconi è Silvio Berlusconi, con tutto quello che ha fatto nella vita. A uno può piacere o meno, ma lascia traccia nella storia del nostro Paese». Immediata la risposta di Mariastella Gelmini. «Invito il segretario della Lega, Matteo Salvini, a rispettare il dibattito interno ad un partito che per il momento non è il suo - ha sottolineato il ministro bresciano -. Ho posto in Forza Italia un tema di linea politica su una posizione che comprendo bene non sia quella di Salvini, ma che riguarda la collocazione europeista ed atlantista di Forza Italia. Un problema che evidentemente esiste, visto che per due volte il partito è dovuto intervenire a chiarire, a prescindere da me». 

A riportare la discussione sul piano politico-partitico ci ha pensato l’onorevole Alessandro Cattaneo, ex fedelissimo della Gelmini, che oggi mette paletti anche al ministro. «Non ci sono dei malumori ma c’è un malumore, che è di Mariastella Gelmini - da detto Cattaneo -. A me dispiace molto, perchè su tutti i giornali si parla di questo ed è un grandissimo rammarico perchè abbiamo fatto una due giorni straordinaria. Il partito è stato tutto unito, i ministri Brunetta, Carfagna, i sottosegretari». Quindi l’affondo sulla linea politica interna. «Gelmini negli ultimi sei giorni ha rilasciato quattro interviste o uscite pubbliche in cui contesta apertamente Silvio Berlusconi e Forza Italia - ha rimarcato Cattaneo -. Contesta un metodo, quello con cui si è arrivati alla nomina del coordinatore della Lombardia, che è lo stesso metodo che per 20 anni l'ha portata a fare il coordinatore delle Lombardia, il capogruppo, il ministro».

Di più. «Io credo che Mariastella Gelmini stia usando pretestuosamente è in modo fazioso il tema della Russia per portare avanti quello che è un caso suo personale - ha detto Cattaneo -. Se avesse partecipato alla convention, ma aveva un imperdibile convegno a Firenze, avrebbe ascoltato parole chiare e non avrebbe rilasciato quelle dichiarazioni che oggi fanno apparire il partito diviso». Una singola opinione quindi non rappresenta una divisione, ma per i vertici azzurri «danneggia un'intera comunità umana e politica che proprio in questi giorni ha trovato entusiasmo ed un nuovo slancio attorno al proprio leader». «I nostri elettori non ci chiedono polemica, ma impegni seri e quotidiani per risolvere i problemi dei cittadini. Per questo motivo a tutti ed in particolare a chi oggi guida la nostra delegazione al governo è richiesto un supplemento di responsabilità e buonsenso» ha messo le mani avanti il coordinatore nazionale e vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani.

«Forza Italia, come ha ricordato ancora Silvio Berlusconi, è un grande partito nazionale, presente e radicato in tutto il Paese che si fonda sulle idee e sui principi liberali, cristiani, garantisti e europeisti. È il riferimento italiano del Partito Popolare Europeo e questa vicinanza è stata testimoniata nei giorni scorsi dalla partecipazione e dagli elogi dei principali dirigenti all'evento di Napoli», ha sottolineato Tajani. Forza Italia «è un partito unito, dove ciascuno è libero di esprimere una posizione personale, ma che non può accettare di essere rappresentato come diviso». Come dire che il dossier Gelmini sarà gestito da Berlusconi. •.

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