la realtà aumentata

Cidneo, gli occhiali speciali svelano i segreti del passato

Karadjov e Del Bono provano gli «Art Glass» in Castello
Karadjov e Del Bono provano gli «Art Glass» in Castello
Vivere la storia con la realtà aumentata

Un tuffo nel passato proprio lì, dove oltre tremila anni fa la civiltà bresciana ebbe inizio. Sono sufficienti un paio di occhiali speciali, degli auricolari e il cammino nella storia bresciana può cominciare. Un viaggio immersivo alla scoperta di tracce e segnali lasciati nel corso dei secoli dalle dominazioni che, nel tempo, avanzarono e si insediarono lungo il Colle Cidneo: gli antichi romani, i Visconti, i veneziani. È la quarta tappa del progetto «Brixia Time Machine, l’ARt-Glass Experience», un’esperienza di realtà aumentata nel patrimonio storico e culturale della città. Al Parco archeologico, alla Pinacoteca Tosio Martinengo e al museo Santa Giulia, ora si aggiunge l’ultimo capitolo: «Il Castello, le armi e i cavalieri». Si chiude così il «cerchio», completando le proposte di visita dei siti museali bresciani attraverso il linguaggio multimediale. «Sarà come vivere in un film muovendosi all’interno di un meraviglioso patrimonio», promette Stefano Karadjov, direttore di Fondazione Brescia Musei e orgoglioso rappresentante di un primato che fa del sistema museale cittadino, il primo nel panorama italiano per l’utilizzo di questo tipo di tecnologia in ambito culturale. «Un modo ulteriore per rilanciare i nostri musei utilizzando una visitor experience adeguata anche a pubblici in cerca di una fruizione non tradizionale», spiega. Un’opportunità resa possibile grazie all’aggiudicazione del bando di InnovaMusei - Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Fondazione Cariplo e a una guida d’eccezione che accompagnerà i visitatori in ciò che fu: l'arcivescovo di Milano Giovanni Visconti che, insieme al fratello Luchino, divenne signore di Brescia nel XIV secolo.

Una narrazione che parte dalla sommità del Colle, sotto la Torre Mirabella, dove un tempo sorgeva la chiesa di Santo Stefano in Arce, per poi proseguire tra le collezioni di armi e armature viste in un modo originale, fino ad arrivare al tempio romano e agli affreschi di epoca viscontea e veneziani. «Rivivere quel periodo immergendosi nell’antichità e scoprendo uno dei luoghi più affascinanti di Brescia - sottolinea Marco Merlo, conservatore del Museo delle Armi -. Una macchina del tempo che ci permette di conoscere meglio un periodo importantissimo della nostra storia». Si potranno scoprire dettagli fino ad ora poco visibili del ricco apparato decorativo parietale del Mastio, ma anche i meccanismi e il funzionamento delle armi (costo biglietto 6 euro, 10 euro se associata a un’altra esperienza a scelta tra Capitolium e Santa Giulia). «E’ ormai chiaro che stiamo scommettendo parecchio sul nostro Castello, protagonista di importanti investimenti - specifica il sindaco Emilio Del Bono -. Saremo pronti per il 2023 a lanciare il museo del Risorgimento nel Piccolo e Grande Miglio e l’area polifunzionale nella Palazzina Ufficiali. Dopodiché sarà la volta della Palazzina Haynau che ospiterà attività ricettive. Sarà un luogo sempre più attrattivo dove la realtà virtuale si affiancherà a quella materica e fisica». Un modo per restituire ai bresciani il loro Castello.•. Ma.Gia.

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