Con la zona bianca Brescia è «libera» e vive tutta la notte

di Giuseppe Spatola
Brescia alla svolta: da domani l’approdo in zona bianca per la prima volta dall’introduzione dei colori
Brescia alla svolta: da domani l’approdo in zona bianca per la prima volta dall’introduzione dei colori
Brescia alla svolta: da domani l’approdo in zona bianca per la prima volta dall’introduzione dei colori
Brescia alla svolta: da domani l’approdo in zona bianca per la prima volta dall’introduzione dei colori

Da domani Brescia e la Lombardia saranno in zona bianca (per la prima volta dall’introduzione delle colorazioni) e diranno addio al coprifuoco notturno in vigore dallo scorso 22 ottobre. Che sia possibile lo dicono i dati, soprattutto quello dell'incidenza, che stima quanti casi positivi ci sono ogni 100mila abitanti. L'ultimo dato sull'incidenza a livello regionale fa riferimento alla settimana dal 28 maggio al 3 giugno ed è di 26 casi mentre Brescia è scesa addirittura a 24. Nella zona bianca decade da subito il coprifuoco e ci si può spostare più liberamente in orario notturno senza limiti, verso tutto il territorio nazionale, se lo spostamento avviene per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, oppure se si è in possesso di una «certificazione verde Covid-19» valida. Si può anche entrare nelle zone gialle, senza doverne giustificare il motivo, ma rispettando le restrizioni di orario e quelle relative agli spostamenti verso le altre abitazioni private abitate. Si potrà far visita a parenti o amici, restando all’interno della stessa zona, senza limiti di orario o nel numero di persone che si spostano. Le visite nell’arco della stessa giornata in altre zone devono concludersi facendo rientro alla propria abitazione entro le 24. Si potrà sempre fare rientro alla propria seconda casa, se situata in zona bianca o gialla. Aperti anche alla sera e al chiuso, senza limiti orari, i ristoranti e le altre attività di ristorazione. Al chiuso si potrà stare in sei al tavolo, all’aperto non ci saranno limiti. Si deve sempre osservare il distanziamento e bisogna indossare la mascherina quando ci si sposta all'interno di un locale. Sono consentite senza restrizioni anche la vendita con asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio. Capitolo a parte per i centri commerciali dove lo shopping è già ammesso anche nel weekend: non ci sono più regole che implicano la chiusura di certi negozi il sabato e la domenica o nei giorni festivi e prefestivi. Riaprono poi anche piscine termali, centri natatori e centri benessere e così come i parchi a tema, le sale gioco, le sale bingo e i casinò. Via libera anche ai banchetti di nozze senza limiti numerici per le cerimonie. Gli ospiti dovranno però essere in possesso del «green pass» che si ottiene una volta completato il ciclo vaccinale. Con l’ultimo decreto, ci sono anche altri modi per avere la certificazione verde: a 15 giorni dalla somministrazione della prima dose o con un certificato di avvenuta guarigione dal Covid-19 (che dura sei mesi). Finalmente potranno riaprire anche le discoteche, ma non per ballare ma per aperitivi e cene. Le ipotesi, per ora, riguardano le riaperture da luglio con green pass. •. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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