Quando la cura del corpo si sposa con il benessere dell’anima non può che entrare in gioco l’Ok School Academy con la sua tradizionale iniziativa «Belli dentro e fuori». L’evento benefico dell’anno, giunto all’ottava edizione, capace di coniugare bellezza e solidarietà in solo colpo. Il moderno e innovativo istituto cittadino, con sede a Casazza, ieri si è trasformato in un vero e proprio salone di bellezza aprendo le porte a numerose clienti che si sono sottoposte ai trattamenti desiderati: manicure, pedicure, massaggi, trucco e parrucco, con un’offerta dai 7 ai 25 euro. Una giornata all'insegna dell’altruismo: il ricavato sarà devoluto alla Ong di Brescia «No One out» per il progetto di inclusione economica e al miglioramento della qualità della vita dei soggetti e dei gruppi vulnerabili nella diocesi di Rreshen e dei municipi Klos e Mat in Albania. Circa 60 tra studenti e docenti, ieri, hanno accolto e coccolato molte donne pronte a rilassarsi facendo del bene. «Respiriamo un grande compiacimento da parte di tutti: non solo di noi insegnanti, fiere di avere delle allieve che si dimostrano professionali e competenti, ma anche da parte delle studentesse che stanno affrontando questo appuntamento con grande entusiasmo e delle stesse clienti che si dicono davvero soddisfatte», sottolinea Monia Toninelli, docente di estetica. Un evento dalle mille sfaccettature solidali: ieri è stata anche l’occasione per presentare ai ragazzi in uscita dalla terza media e alle loro famiglie i percorsi di formazione e di istruzione professionali della scuola, nel settore dell’estetica, dell’acconciatura e della grafica ipermediale, e per dare il via al vernissage della mostra «Gare 82» curata dal gallerista Marchina Ettore aperta al pubblico per l’intera giornata. A concludere l’evento, la cena sociale: un momento di condivisione tra arte, storia, cultura e spettacoli, con l’intrattenimento del Maestro Gianni Alberti e intervallata dagli interventi di numerosi ospiti istituzionali e scolastici e dalla presentazione di iniziative e testimonianze. Una cena simbolica per dare un segno tangibile «dell’impegno e della volontà di promuovere azioni di alto impatto sociale, per il beneficio dell’intera comunità», mossa dallo spirito natalizio in cui il dono - in denaro, in tempo, in sorrisi o abbracci - possa rappresentare un veicolo perfetto di relazione e di legami interpersonali e non un mero strumento di scambio.•.