ISTRUZIONE

Contagi e quarantene Ma la scuola non vuole tornare nel tunnel

Polemica tra istituti e Ats per la responsabilità caricata sui presidi Continua il progetto «sentinella»: test a campione ogni due settimane

Contagi e quarantene al centro dell'attenzione. Mentre i numeri del Covid scolastico sono in aumento, c'è dibattito su come evitare che la scuola torni nel tunnel, come continuare in presenza ma in sicurezza. E resta la polemica sul dialogo fra istituti e Ats, con la responsabilità, per ora caricata sui presidi, di procedere con l'isolamento dopo l'informazione del caso, in attesa della valutazione sanitaria e con le pressioni da più parti per modificare il sistema delle quarantene.

Al momento la risposta di Ats arriva non prima di due giorni, ma la piattaforma Higitus, annunciata e studiata da tempo a Brescia, è ferma perché la Lombardia pare abbia deciso di unificare il portale della comunicazione a livello regionale sulla base di una sperimentazione fatta a Monza (e non a Brescia che comunque ha ben altri numeri). Quando questo sarà pronto, non è dato sapere. Nel frattempo si va avanti alla vecchia con la mail che il preside invia ad Ats mandando a casa, nel contempo, i contatti stretti, ovvero i compagni di classe, impossibilitati a tornare: alcuni non prima di 7 giorni, altri dopo 10 se non vaccinati. «Abbiamo appreso della piattaforma alla conferenza dei servizi di mercoledì, speriamo possa essere utilizzata da ottobre come si prevedeva per Higitus» riferisce il dirigente dell'Ust Giuseppe Bonelli. Intanto il Consiglio regionale ha votato, con 57 favorevoli e due astenuti, una mozione che chiede al Governo di estendere l'utilizzo dei tamponi salivari «quale strumento per evitare la quarantena di tutta la classe nel caso in cui vi siano dei soggetti positivi», oltre che, più genericamente, di mettere in campo tutte le azioni possibili per garantire la frequenza in presenza degli studenti lombardi di ogni ordine e grado e di continuare la campagna di sensibilizzazione e informazione riguardo alle opportunità e ai benefici della vaccinazione anti Covid per la popolazione scolastica. Da parte sua, il Comune di Brescia, tramite l'assessorato di Fabio Capra, sta continuando, per la verità con fatica, a programmare uno screening totale a tappeto con i salivari nelle materne del sistema integrato della città. La collaborazione con l'Università statale è avviata, «per uno studio pilota che verrà sottoposto a Milano e a Roma» secondo quanto riferisce Donatella Albini, delegata del sindaco alla Sanità. Continua intanto il progetto delle scuole sentinella con quattro test a campione ogni due settimane nel primo ciclo, voluto dal ministro Bianchi. Ieri all'Est 3 tutto ha funzionato. Alla secondaria i partecipanti sono stati 141, ha aderito l'83 per cento delle famiglie, il 12 per cento ha rifiutato, il 5 ha portato il modulo in ritardo e i ragazzi saranno coinvolti fra quindici giorni nella seconda passata che avverrà a casa come le altre restanti. Alla primaria hanno aderito in 159, l'88 per cento, con un 9 di no e un 3 ritardatario che pure recupererà. «Gli operatori di Ats, a cui avevamo fornito gli elenchi un giorno prima, sono entrati nelle aule e hanno parlato con i bambini che, dopo mezz'ora a digiuno, hanno effettuato la prova col fiocco in bocca. Hanno poi ritirato i campioni per portarli al laboratorio. Il risultato sarà consultabile dalla famiglia sul fascicolo elettronico» spiega il preside Sergio Ziveri. Dopo i Comprensivi di Travagliato ed Est 3, martedì 28 sarà la volta del Sud 3, con 12 classi, 6 della primaria e 6 della secondaria. «L'adesione è stata al 90 per cento» ha dichiarato la dirigente Anna Maria Testa che è alle prese con la seconda quarantena di classe alle medie, in attesa della risposta di Ats. .

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