Contagi e scuole, il sindaco «Paghiamo noi i tamponi»

«I tamponi? Li paghiamo noi». Il sindaco di Barbariga Giacomo Uccelli ha deciso un cambio di passo sulla prevenzione, senza celare la volontà di creare un precedente che venga seguito anche da Regione Lombardia. Da domani il Comune, in accordo con la farmaci, ha deciso di trasformare la palestra comunale in un hub per svolgere tamponi rapidi a tutta la popolazione. Il sindaco ha deciso di pagare i tamponi a tutti i bambini della scuola primaria, agli insegnanti e agli assistenti scolastici. «È fondamentale visto il protrarsi dei cluster scolastici che stanno colpendo i paesi limitrofi - ha detto -. Il Comune comunale assorbirà i costi per quest’azione preventiva mirata alla scuola elementare». In tutto un centinaio di tamponi offerti per circa 3000 euro di investimento. «Cifre che ci possiamo permettere, fermo restando che sulla salute - spiega Uccelli - di soldi non se ne investono mai abbastanza. È arrivato il momento di giocare in attacco contro questo virus usando le armi che la scienza ci concede. Ritengo fondamentale una ricerca a tappeto degli asintomatici (soprattutto nelle scuole) tramite test rapidi per evitare drammatici cluster». Ma il gesto è anche un invito ai colleghi amministratori degli altri Comuni bresciani. «Credo che le campagne vaccinali debbano urgentemente essere attrezzate in ogni municipalità sfruttando tutte le figure presenti. Penso ai medici di base, ma anche ad alcuni operatori sanitari in pensione. Un infermiere è un infermiere per sempre, come pure un medico. A Barbariga abbiamo 5 infermieri che hanno già dato la disponibilità ad aderire ma poi abbiamo anche ufficiali di anagrafe che si preparano al trattamento dei dati coadiuvati dai gruppi di Protezione civile». L’adesione alla campagna vaccinale per ultra80enni è dell’ 80%. «Provvederemo a contattare il restante 20% per capire se la mancata adesione sia frutto di mancanza di informazione e se altresì serva il trasporto per vaccinarsi» conclude Uccelli. Ma.Ma.

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