Corda Molle
verso il traguardo:
entro due anni lavori conclusi

di Mimmo Varone
I cantieri abbandonati della Corda Molle a Azzano Mella in un’immagine di archivio
I cantieri abbandonati della Corda Molle a Azzano Mella in un’immagine di archivio
I cantieri abbandonati della Corda Molle a Azzano Mella in un’immagine di archivio
I cantieri abbandonati della Corda Molle a Azzano Mella in un’immagine di archivio

Ripartono i cantieri della Corda Molle, e fra un paio d’anno la «grande incompiuta» sarà un ricordo. I lavori preliminari per il completamento del tratto di 11,5 chilometri del raccordo autostradale da Azzano Mella a Ospitaletto sono stati avviati alla fine del lockdown. Ora si entra nel vivo, «seppure in modo parziale rispetto all’estensione complessiva dell’intervento» fa sapere Autovia Padana, la società autostradale del Gruppo Gavio subentrata nel 2018 a Centropadane nella gestione della A21 Brescia-Piacenza, dopo una gara che risale al 2012. L’ACCORDO di cessione sottoscritto due anni fa conteneva l’obbligo di completare il raccordo, realizzato per i primi 17 chilometri dalla stessa Centropadane con una spesa di ben 346 milioni e inaugurato nel febbraio del 2012. E si va verso la conclusione. Autovia Padana fa sapere pure che gli espropri «sono di fatto ultimati», il che conclude una vicenda iniziata nel 2005, che ha visto momenti di forte protesta da parte degli agricoltori coinvolti. Al momento i lavori interessano il sovrappasso Don Salvoni in corrispondenza dell’innesto con la statale 235 di Orzinuovi a Torbole Casaglia, oltre a interventi puntuali a Ospitaletto e Travagliato. Tuttavia, i cantieri si svilupperanno gradualmente anche in territorio dei Comuni di Cazzago San Martino, Lograto, Torbole Casaglia, Azzano Mella, Flero e Castel Mella, divisi per lotti. Il primo e il secondo lotto riguardano la realizzazione degli 11,5 chilometri di tracciato autostradale lasciati incompiuti da Centropadane che, sapendo di dover cedere la concessione, non aveva più il tempo materiale di rientrare dall’investimento e quindi non ha più proseguito i lavori. Il tratto, come si sa, si sovrappone all’esistente tracciato della Sp 19 lasciato in condizioni alquanto pericolose con il piano stradale ridotto a una gruviera. E lungo quel tracciato, per l’esattezza al progressivo 4, si collocherà l’intersezione con la Brebemi, che completerà l’inserimento della «Direttissima» nel sistema autostradale padano, con vantaggi in termini di aumento dei passaggi. Il terzo e quarto lotto, invece, sono relativi al completamento della viabilità compensativa, costituita dalla variante alla Sp 22, già in parte in esercizio, attraverso la realizzazione di una strada extraurbana secondaria della lunghezza di circa 1,8 chilometri, riqualificando sostanzialmente un’esistente strada in Comune di Flero. Autovia Padana prevede la conclusione dei lavori entro il 2023, con una spesa complessiva di oltre 100 milioni di euro. DOPO il taglio del nastro, fra due anni, gli automobilisti potranno viaggiare su una tangenziale a doppia corsia per senso di marcia da Montichiari a Ospitaletto. E il territorio disporrà di una gronda autostradale a sud della città capoluogo, in grado di collegare il traffico proveniente dalla A4 (Brescia Est e pure Ospitaletto) alla A-21 (Brescia Centro) e alla Brebemi. Soprattutto in grado di ridurre il traffico passante in tangenziale sud e nel tratto urbano della stessa A4. Resta aperta la questione pedaggi, ma è ancora presto per parlarne. Corrono voci di un sistema «free flow» con portali elettronici come quello attivo sulla Pedemontana lombarda. Ma non si esclude che la Corda Molle resti a transito libero e i costi vengano recuperati con un aumento dei pedaggi sulla A21. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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