«Così abbiamo
preso il Covid
a pallonate»

di Emanuele Archiati
Tre discipline diverse, squadre in campo e tutti pronti per le sfide sui differenti terreni di gioco: così all’oratorio di Mairano si sono giocate le prime partitelle continuando in sicurezza le attività del grestI giovani del centro estivo tutti dotati di pallone pronti a giocare
Tre discipline diverse, squadre in campo e tutti pronti per le sfide sui differenti terreni di gioco: così all’oratorio di Mairano si sono giocate le prime partitelle continuando in sicurezza le attività del grestI giovani del centro estivo tutti dotati di pallone pronti a giocare
Tre discipline diverse, squadre in campo e tutti pronti per le sfide sui differenti terreni di gioco: così all’oratorio di Mairano si sono giocate le prime partitelle continuando in sicurezza le attività del grestI giovani del centro estivo tutti dotati di pallone pronti a giocare
Tre discipline diverse, squadre in campo e tutti pronti per le sfide sui differenti terreni di gioco: così all’oratorio di Mairano si sono giocate le prime partitelle continuando in sicurezza le attività del grestI giovani del centro estivo tutti dotati di pallone pronti a giocare

Dopo il via libera della Regione Lombardia agli sport di contatto, a Mairano si riparte senza paura. Nella paese della Bassa il grest è cominciato da due settimane e proseguirà ancora fino a fine luglio per i ragazzi delle elementari e delle medie, sviluppato nei grandi ambienti esterni della canonica; e adesso si comincia anche a giocare e a fare sul serio. SUL CAMPO parrocchiale in erba a 7 (dove si stanno concludendo anche i lavori di ristrutturazione degli spogliatoi) e i due campi in sabbia per il calcetto e il beach volley la sera è un brulicare di bambini e ragazzi fino alla maggiore età che si alternano a giocare e ad ascoltare buona musica. Don Piero Pochetti, onnipresente ogni sera, vigila su questo luogo di aggregazione da lui creato tre anni fa quando arrivò a Mairano anche se questa sarà la sua ultima estate visto che dalla Curia è stato deciso di trasferirlo a Bassano Bresciano per creare a Mairano una Unità Pastorale (con Pievedizio, Longhena e Brandico): ma fino alla sua «ultima messa» sarà impegnato a seguire i ragazzi e a divertirsi con loro. Gli animatori Edoardo, Leonardo, i due Andrea, Matteo, Rachele, Federica, Lucia, Iris, Martina e Bettina stanno dando il meglio di sé la mattina e la sera: termoscanner, moduli di presenza, gazebo, pranzo al sacco, giochi, fari accesi e tanto altro. «Un grest molto divertente ma anche difficile perché rispettare le varie norme e farle rispettare ai bambini non è semplice ma tutti ci stiamo impegnando al massimo», dice Leonardo. «Il grest sembrava una proposta improbabile e rischiosa ma in ogni caso stiamo riuscendo a portarlo a compimento con tutte le norme divertendoci ugualmente», aggiunge Rachele, mentre Martina e Bettina parlano di «un’esperienza diversa dal solito ma molto bella». E tutti i ragazzi sono premiati da due aziende bresciane (Casatua Arredamenti e Eir Intred) che hanno offerto ai partecipanti un pallone a testa da portare a casa e una pallina antistress. I RAGAZZI MAIRANESI arrivano a passare due ore sulle tre aree di gioco: i più piccoli sul campo in sabbia per il calcetto, i «mezzani» a beach volley mentre quelli più grandi sul campo in erba per il calcio, dove tra poco ricomincerà anche la squadra di Csi nel suo campionato. E chissà, guardando a breve, che da settembre, questi campi della nuova unità pastorale non possano accogliere il Real Mairano dalla scuola calcio agli allievi: intanto però tutti si sono divertiti in questa prima occasione di gioco «a prendere a pallonate il Covid», per un punto di partenza davvero molto importante per questi giovani. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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