I DATI

Covid, crolla indice di positività: Brescia a 68

di Giuseppe Spatola
Le analisi 
e i tamponi confermano 
il crollo dell’indice 
dei  positivi ogni 100mila bresciani Nelle scorse ore 
è sceso fino
a 68, portando Brescia a livello 
di Verona 
e Monza
Le analisi e i tamponi confermano il crollo dell’indice dei positivi ogni 100mila bresciani Nelle scorse ore è sceso fino a 68, portando Brescia a livello di Verona e Monza
Le analisi 
e i tamponi confermano 
il crollo dell’indice 
dei  positivi ogni 100mila bresciani Nelle scorse ore 
è sceso fino
a 68, portando Brescia a livello 
di Verona 
e Monza
Le analisi e i tamponi confermano il crollo dell’indice dei positivi ogni 100mila bresciani Nelle scorse ore è sceso fino a 68, portando Brescia a livello di Verona e Monza

La pandemia nel Bresciano continua lentamente ad arretrare e mentre nelle ultime 24 ore si sono contati 105 nuovi casi l’indice di positivi ogni 100 mila abitanti è crollato a 68 posizionando Brescia con Monza e Verona ai piedi della classifica nazionale del pericolo. Rimangono però ancora tre decessi nel Bresciano. Sono infatti 796 i nuovi positivi in Lombardia, nelle ultime 24 ore, a fronte di 32.385 tamponi effettuati, su un totale di 10.142.990 da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 18 decessi in regione, che portano il numero delle vittime complessive a 33.347. Le persone ricoverate con sintomi, in Lombardia, sono 2.053 di cui 382 in Terapia intensiva, mentre in isolamento domiciliare ci sono 36.079 soggetti. I guariti- dimessi dall'inizio dell'emergenza sono 753.628 (+990). Gli attualmente positivi in totale sono 38.514 (-212). I nuovi casi suddivisi per provincia vedono Milano con 247, Brescia 105, Varese 35, Monza e Brianza 95, Como 43, Bergamo 81, Pavia 45, Mantova 40, Cremona 30, Lecco 36, Lodi 7, Sondrio 10. Intanto il presidente Attilio Fontana rilancia le nuove regole per determinare colori delle Regioni. «L'Rt che in una fase dell'epidemia è stato un indice importante, adesso è superato - ha detto -, sia per il fatto che si riferisce a dati vecchi di almeno due settimane, sia per il fatto che più l'epidemia si abbassa, più l'indice rischia di diventare distorsivo della realtà. Allora noi abbiamo insistito perché vengano presi in considerazione l'incidenza su 100mila abitanti e l'indice di occupazione di terapie intensive e ospedali. Sono questi i parametri più rappresentativi della realtà».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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