Covid, nelle carceri
bresciane; un’estate
da «zero positivi»

di Mario Pari
La casa circondariale di Brescia «Nerio Fischione»: da maggio ai giorni scorsi nessun caso di Covid
La casa circondariale di Brescia «Nerio Fischione»: da maggio ai giorni scorsi nessun caso di Covid
La casa circondariale di Brescia «Nerio Fischione»: da maggio ai giorni scorsi nessun caso di Covid
La casa circondariale di Brescia «Nerio Fischione»: da maggio ai giorni scorsi nessun caso di Covid

Sono luoghi in cui la diffusione del contagio potrebbe avere conseguenze pesantissime. Per questo un’intera estate trascorsa con «zero positivi» al «Nerio Fischione» e a «Verziano», gli istituti di pena bresciani, rappresenta un ottimo risultato. LO RENDE noto Antonio Fellone, segretario nazionale del Sindacato di polizia penitenziaria Sinappe. «Da maggio a oggi - spiega - non c’è stato alcun caso positivo e se si è arrivati a un simile risultato non è certamente un caso. È stata dimostrata una grandissima professionalità da parte della polizia penitenziaria che ha svolto turni anche piuttosto pesanti con spirito d’abnegazione. A loro va quindi il ringraziamento da parte del Sinappe. Un ringraziamento per il grande lavoro svolto che dà lustro al corpo di polizia penitenziaria. Possiamo quindi dirci soddisfatti per entrambi gli istituti, anche con riferimento all’andamento in altre parti d’Italia. I complimenti sono ovviamente estesi ai comandanti di reparto e alla direzione: si lavora tutti insieme. Un ruolo molto delicato è stato svolto anche dal nucleo traduzione e piantonamenti che accompagna i detenuti ai processi, agli interrogatori o in altri istituti». Ma, prosegue Fellone « determinante è stata anche l’istituzione delle sezioni covid a Verziano e al Nerio Fischione. Si tratta delle sezioni in cui vengono immessi i detenuti che provengono dalla libertà o da altri istituti. Rimangono lì fino a quando il tampone non dà esito negativo. Solo a quel punto il detenuto viene fatto accedere agli spazi dei detenuti già presenti. Un ringraziamento, quindi, anche al personale sanitario, sempre in prima linea». Un «successo», quello ottenuto nell’emergenza covid durante l’estate che va quindi ad aggiungersi all’ottimo risultato della scorsa primavera in materia di contenimento delle tensioni. «A Brescia - ribadisce Fellone - non si è mossa una foglia grazie al grande lavoro di prevenzione, alla capacità di saper cogliere segnali. Anche da questo punto di vista un plauso alla direttrice Francesca Paola Lucrezi, alla comandante di reparto del Nerio Fischione Letizia Tognali, alla comandante del nucleo traduzione e piantonamenti Daniela Di Mase e al comandante di reparto di Verziano Vito Somma». IL SEGRETARIO precisa che «abbiamo chiesto un riconoscimento all’amministrazione centrale per tutti poliziotti della penitenziaria che sono stati impegnati nel periodo delle manifestazioni e delle rivolte». Il lavoro del resto non è mancato se si considera che «solo al Nerio Fischione da maggio a oggi sono entrati 450 detenuti. Oggi al Nerio Fischione la popolazione carceraria è di 330 detenuti dei quali la metà è composta da stranieri. Il 30 % sta scontando condanne definitive». A frontedi una situazione positiva per quanto riguarda l’emergenza covid, Fellone evidenzia comunque alcuni problemi da risolvere negli istituti di pena bresciani. «Innanzitutto - conferma - ci troviamo di fronte a una fortissima carenza di sottufficiali. Ci sono poi le questioni delle strutture, della mensa e del vestiario». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

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