IL CAMMINATORE

Da Rezzato a Roma a piedi per la cittadinanza a Zaki: il flash mob

L'iniziativa organizzata da Marino Edoardo Antonelli per «gettare luce sull’inaccettabile condizione in cui lo studente è costretto»
Una foto di Patrick Zaki e a destra il camminatore di Rezzato Marino Edoardo Antonelli
Una foto di Patrick Zaki e a destra il camminatore di Rezzato Marino Edoardo Antonelli
Una foto di Patrick Zaki e a destra il camminatore di Rezzato Marino Edoardo Antonelli
Una foto di Patrick Zaki e a destra il camminatore di Rezzato Marino Edoardo Antonelli

Dopo aver compiuto un milione e 500mila passi in un mese, oggi è arrivata a Roma in piazza Santissimi Apostoli «Walking for Patrick», l’iniziativa a favore dello studente Patrick Zaki, imputato in un processo in Egitto, dopo 20 mesi di custodia cautelare in carcere, per un suo articolo sulla minoranza cristiana coopta in Egitto. «Walking for Patrick», partita da Rezzato, è stata promossa dalla community «Station to Station», autrice della petizione per la cittadinanza italiana in favore di Zaki su Change.org (Change.org/PatrickZakiCittadinoItaliano) che ha dato origine alle relative mozioni parlamentari e le cui firme (280mila), provenienti da diversi paesi europei, sono state consegnate lo scorso luglio a Strasburgo al Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli.
Per sollecitare il Governo italiano a conferire allo studente la cittadinanza italiana oggi si sta svolgendo un flash-mob, che costituisce l’atto conclusivo della lunga marcia per l’Italia che ha avuto come protagonista il «camminatore» rezzatese Marino Edoardo Antonelli, organizzata per «gettare luce sull’inaccettabile condizione cui Zaki è costretto». «ll messaggio - informano gli organizzatori - è veicolato attraverso una performance che ha come protagoniste una madre, una bambina e un racconto di giustizia e speranza. Il tutto scandito dai rumori di un cuore e di una lancetta: il tempo che scorre, e il destino di una vita umana che da questo dipende».
«Camminare fa bene alla salute delle libertà» ha commentato Antonelli che ha ideato l’iniziativa. A sostenerlo l'associazione «Station to Station» che sottolinea che «il tempo è scaduto: il governo conceda subito la cittadinanza italiana a Patrick Zaki. Il battito del cuore il cui rumore si sente qui in piazza rappresenta le vite di tutte le persone a cui vengono tolti dei diritti umani. Ci auguriamo che questo trovarci insieme oggi arrivi forte a Patrick per sostenerlo augurandoci che la sua detenzione possa finire il prima possibile».

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