LA REPLICA

Disagio giovanile, Del Bono: «Ecco come si combatte la movida selvaggia»

di Natalia Danesi
Il sindaco di Brescia interviene sul tema dopo i recenti episodi in centro storico
Gli episodi di violenza in centro non sono mancati negli ultimi giorni, ecco perché serve mantenere alta l'attenzione
Gli episodi di violenza in centro non sono mancati negli ultimi giorni, ecco perché serve mantenere alta l'attenzione
Gli episodi di violenza in centro non sono mancati negli ultimi giorni, ecco perché serve mantenere alta l'attenzione
Gli episodi di violenza in centro non sono mancati negli ultimi giorni, ecco perché serve mantenere alta l'attenzione

«È sbagliato introdurre valutazioni generalizzate sugli adolescenti in seguito ad alcuni isolati episodi. È un atto di sfiducia nei confronti dei ragazzi che non condivido». Il sindaco Emilio Del Bono affronta uno dei temi più spinosi del momento, quello del disagio giovanile e della movida selvaggia nelle strade e nelle piazze della città. Di recente anche l'opposizione ha rivolto alla Loggia accuse pesanti: secondo la Lega infatti la città di Brescia è «sempre più teatro di criminalità e terra di conquista delle baby gang». E si sono susseguiti nelle ultime settimane episodi preoccupanti, come l'aggressione di un anziano in piazza Paolo VI, filmata dai passanti e finita sui social. «Gli adolescenti, i giovani sono i più vessati dopo un anno e mezzo di costrizioni. Un effetto pesante su di loro questa situazione l'ha avuto, ci sono punti apicali di problematicità che ci vengono segnalati anche dalla Neuropsichiatria. Ma lo stigma non può essere collettivo», sostiene il primo cittadino. Gli eccessi che si verificano devono essere ben distinti, in base a due profili. «Ci sono i ragazzi che si comportano in modo violento, che compiono reati. Questi comportamenti vanno repressi. Da parte del prefetto e del questore abbiamo trovato piena disponibilità. Il presidio della città è aumentato e, allo stesso tempo, i frutti delle indagini hanno portato, o porteranno a breve, ad individuare i responsabili», sottolinea il sindaco.Secondo il quale «è importante che i cittadini sappiano che non esiste impunità per chi compie atti violenti. Ed è importante che lo sappiano anche i ragazzi, che non si può farla franca a Brescia. La città ha avuto una reazione». Una città nella quale «i dati dicono che la delittuosità è in calo. E che, se c'è una tipologia di reato specifica, viene contrastata in modo efficace».Altro è il discorso, secondo Del Bono, dell'inciviltà urbana. «È un tema legato al rispetto di sè e degli altri. E per combattere questo fenomeno serve un lavoro educativo», sottolinea il sindaco. Non solo. È necessario trovare il modo di indirizzare le energie in termini positivi. Le occasioni di ripresa della socialità con lo sport, la musica, la cultura, potranno contribuire a riassorbire questi fenomeni, indebolendo la spinta negativa e all'autodistruttività», è la valutazione di Del Bono.

Un aspetto non secondario però è quello dell'abuso di alcol che si verifica ormai anche nei giovanissimi: «L'orientamento è quello di colpire duramente gli esercenti che somministrano alcolici ai minorenni», spiega il sindaco. Allo stesso tempo, però, «chiediamo alle famiglie di prestare il più possibile attenzione a ciò che fanno i ragazzi. L'appello ai genitori - conclude il sindaco - è di non essere accondiscendenti e rimanere vigili rispetto a comportamenti sospetti dei loro figli. L'educazione è un compito che possiamo portare avanti solo tutti insieme». .

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