L'INIZIATIVA

«Dona un sorRiso» torna protagonista al Civile di Brescia

di Marta Giansanti
Il lancio della sesta edizione della campagna «Dona un sorRiso» agli Spedali Civili di Brescia
Il lancio della sesta edizione della campagna «Dona un sorRiso» agli Spedali Civili di Brescia
Il lancio della sesta edizione della campagna «Dona un sorRiso» agli Spedali Civili di Brescia
Il lancio della sesta edizione della campagna «Dona un sorRiso» agli Spedali Civili di Brescia

L’immobilismo causato dalla pandemia, la sospensione di molte attività dovute alle misure di sicurezza hanno messo in luce un aspetto primario: l’importanza del volontariato all’interno degli ospedali e dei loro reparti. Una mancanza avvertita non solo dagli operatori ma soprattutto dai pazienti. Per questo il lancio della sesta edizione della campagna «Dona un sorRiso» dell’Associazione oncologica bresciana (Aob), è stata accolta con forte entusiasmo e partecipazione da parte del mondo sanitario e istituzionale.

«Finalmente torniamo a guardare al futuro con speranza e a riprendere quel lungo filo di collaborazioni di cui gode la nostra struttura», ha esordito Massimo Lombardo, direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, realtà in cui opera l’organizzazione di volontariato impegnata nell’offrire sostegno ai pazienti affetti da tumori solidi attraverso diverse iniziative. Ultima, ma solo in ordine di tempo: «Dona un sorRiso», da venerdì 20 fino al 29 maggio in sedici punti di città e provincia (info su www.aobbrescia.it) sarà possibile acquistare, con un contributo minimo di 7 euro, un chilo di riso Vialone Nano e cimentarsi in ricette gustose e dal sapore benefico. Tra cui la pizza di riso, una ricetta originale «regalata» per l’occasione dallo chef Andrea Mainardi, testimonial della manifestazione e presente ieri insieme al presidente della Provincia Samuele Alghisi, al sindaco di Brescia Emilio Del Bono e a molti specialisti in camice bianco.

Il ricavato sarà destinato al progetto «Assistenza infermieristica» (che prevede un investimento annuo di 20mila euro) rivolto all’inserimento di una figura professionale in aiuto al personale sanitario del reparto di Oncologia, per aiutare i pazienti ad affrontare quel periodo particolarmente delicato della propria vita. «Investire in risorse umane significa poter continuare a garantire ai malati un ottimo livello di cura in un ambiente altamente qualificato ed umano», ha spiegato il presidente dell’Odv Michele Costa. Un dipartimento che solo nel 2021 ha accolto quasi duemila nuovi pazienti, che si vanno ad aggiungere a quelli già seguiti, ai guariti ma ancora in follow-up e alle persone con patologie croniche.

«L’oncologia sta evolvendo e migliorando - specifica Alfredo Berruti, direttore di Oncologia del Civile -, allontanando la concezione ospedalocentrica per orientarsi verso un’integrazione tra struttura e territorio». Un passaggio consentito anche dalla presenza di varie associazioni tra cui proprio Aob nata nel 2017 all’interno del nosocomio rinforzando l’anello di congiunzione tra i pazienti e l’ospedale, facilitando l’accesso alle pratiche che i malati devono affrontare ogni giorno e supportando le attività in reparto. •.

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