Due obiettivi per la Brescia del futuro

Entra nel vivo il progetto del Gruppo Editoriale Athesis sul fronte della sostenibilità. Progetto che ha avuto inizio nel maggio scorso con l’ evento dedicato alla smart city, la città del futuro. In questi giorni infatti stiamo chiedendo ai principali protagonisti della politica, dell’imprenditoria degli enti e di altri organismi del territorio bresciano (la lista è qui a fianco) di indicare due obiettivi, uno di breve ed uno di medio periodo, proprio nell’ottica di immaginare e realizzare uno sviluppo che coniughi crescita e rispetto dell’ambiente. Gli stakeholders hanno dunque l’opportunità di far sapere a tutti i cittadini il loro programma «per una Brescia migliore» attraverso la registrazione di un video della durata massima di 59“ in cui vengono definiti appunto due obicttivi misurabili e concreti: il primo che si intende realizzare entro la fine del 2021 e un secondo, più ambizioso o di più ampio respiro da concretizzare entro il 2030. Il video potrà essere girato con un semplice smartphone e quindi potrà essere inviato alla redazione. Il nostro gruppo, con tutti i propri media, farà quindi da tramite nell’elaborazione e nella diffusione di questa «Agenda della sostenibilità» per Brescia; a ciò seguirà poi in autunno un nutrito programma di inserti speciali, interviste ai protagonisti, webinar ed infine un grande evento finale per tirare le fila di quanto emerso. Ma questo del 2021 è solo un primo, seppur fondamentale passo, nell’ambito dell’«Agenda Sostenibilità» che vuole essere un progetto pluriennale, al servizio del territorio bresciano, basato sui diciassette obiettivi che l’Onu si è proposta di realizzare entro il prossimo decennio. Tre sono i grandi temi legati alla sostenibilità: città, impresa, parità: «Il progetto - come ha sottolineato Matteo Montan, amministratore delegato del gruppo Athesis - non solo rappresenta un’importante fase nella transizione del nostro storico gruppo editoriale in moderna multimedia company sempre più vocata a iniziative che mirano a informare il territorio,ma anche a stimolarne lo sviluppo soprattutto su temi come futuro, educazione e sostenibilità che riguardano le nuove generazioni». Ma quale è stato il percorso che ha portato a questa nuova sensibilità «greeen»? A livello di massa si parte dagli anni Settanta del secolo scorso, con la presa di coscienza che il tradizionale modello di sviluppo avrebbe causato nel lungo termine danni gravissimi all’ecosistema terrestre. Solo all’inizio del nuovo millennio però, con gli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici ed il fallimento dei vecchi modelli sociali ed organizzativi diventati antieconomici, si è compreso che sostenibilità non significava un «ritorno al passato» o una «decrescita felice». Viceversa l’applicazione di una organizzazione sostenibile in politica, nel sociale come in azienda equivale promuovere la crescita, la soddisfazione di manager e lavoratori, la salute pubblica. La recente emergenza del Covid, con le enormi conseguenze, sanitarie, economiche e sociali, ha messo ancor più al primo posto tra le priorità l’esigenza di pensare ad uno sviluppo che fosse anche rispettoso dell’ambiente. Resta il fatto che il concetto di sviluppo sostenibile presenta una natura complessa ed interessa tutte le dimensioni dell’essere. La sostenibilità economica riguarda la capacità di un sistema economico di produrre reddito e lavoro in maniera duratura; la sostenibilità ambientale interessa la tutela dell’ecosistema e il rinnovamento delle risorse naturali; la sostenibilità sociale è la capacità di garantire che le condizioni di benessere umano siano equamente distribuite e comprendano la parità di genere. L'affermazione di questa visione integrata delle tre dimensioni dello sviluppo, abbracciata anche dalla responsabilità istituzionale conclude il lungo processo negoziale sullo sviluppo sostenibile dell’Onu, che ha portato alla nascita dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, impegno comune dei Paesi di portare il mondo sul sentiero della sostenibilità. Ed è appunto da questa Agenda che parte l’impegno del Gruppo Athesis su Verona, Vicenza e Brescia e che da subito ha visto al proprio fianco i principali protagonisti delle tre provincie. Ma in prima linea nel progetto sono anche tutti i cittadini. Accanto ai filmati prodotti dagli stakeholres che in questi giorni arriveranno in redazione vi sarà anche il coinvolgimento della comunità scaligera. Perché l’impegno di dare un futuro migliore ai nostri figli è una battaglia che si vince tutti insieme.•.

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