Allerta fabbisogni idrici anche nei territori del Parco alto Garda, ente comprensoriale che raggruppa i Comuni di Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale, Tremosine, Limone, Valvestino e Magasa. Con l’arrivo dei turisti alle porte infatti le richieste di acqua sono destinate inevitabilmente ad aumentare così come le criticità sul territorio.
Tignale, Toscolano e Gardone Riviera sotto sorveglianza
Situazioni «border line» del resto già sottolineate nei giorni scorsi dai tecnici di Acque Bresciane: non sta piovendo con regolarità da tempo immemore, la neve sui rilievi è diminuita notevolmente e le disponibilità non sono certo quelle che si avevano un paio di anni fa. Il richiamo è «all’uso consapevole» delle risorse idriche, ma da queste parti ci si chiede se «con l’arrivo dell’esercito dei possessori di seconde case, quanti avranno il senso civico di mantenere i consumi al limite. Il rischio è che saranno eccessivi».
Relativamente ai territori gestiti da Acque Bresciane nel parco alto Garda, restano in questi giorni sotto sorveglianza soprattutto i comuni di Tignale, Toscolano Maderno e Gardone Riviera. Proprio in questi ultimi due comuni lo scorso anno furono le autobotti (per un periodo anche alla frazione Costa di Gargnano) a spegnere la grande sete pescando acqua dal lago. I disagi alla rete idrica a Tremosine iniziarono a maggio e giugno con l’aumento significativo dei consumi di acqua potabile, addebitabili proprio alle numerose presenze turistiche sull’altopiano che causarono, dopo qualche limitato disagio domenicale, la riduzione delle portate delle sorgenti e il relativo svuotamento dei serbatoi.
A Tremosine fabbisogni quadruplicati in alta stagione
Situazione che obbligò Tremosine ad emettere un’ordinanza di limitazione dell'acqua potabile per consumo umano e per usi igienico-sanitari, compresa l'eventualità di sospensione del servizio dalle 24 alle 5.30 per consentire una migliore fase di accumulo dei serbatoi. Solo Campione tra le 18 frazioni del Comune di Tremosine, non ebbe problemi di approvvigionamento idrico con il suo pozzo che pesca direttamente nel lago. A Tremosine giusto per rendere l’idea, si contano circa 2.100 residenti ma nella bella stagione il numero aumenta drasticamente di oltre 5.000 unità. In pratica quasi 8.000 persone che necessitano dell'acqua potabile, un carico eccezionale per il territorio.
A Gardone l'anno scorso autobotti dalla metà del mese di agosto
Il servizio venne infatti garantito senza non poche difficoltà durante la stagione grazie a captazioni da sorgenti minori e con la realizzazione di un nuovo pozzo predisposto da Acque Bresciane in Val di Bondo. In seguito la situazione precipitò anche in altre località della riviera, soprattutto a Gardone Riviera, dove l’uso delle autobotti divenne anche in questo caso inevitabile dalla metà del mese di agosto quando nel breve volgere di due o tre giorni la falda comunale diminuì notevolmente riducendo la portata a disposizione. Acque Bresciane svolse anche delle ispezioni per verificare eventuali perdite, ma non emerse niente di significativo. Sovraccarico degli impianti dovuto con ogni probabilità ad un aumento sproporzionato del consumo di acqua nelle ore notturne. Anche in questo caso l’Amministrazione dovette ricorrere ad una stringente ordinanza con limitazioni dell'acqua potabile se non per usi domestici ed igienici. Ad una manciata di giorni dall’apertura della stagione turistica che da queste parti coincide con la settimana della Pasqua, c’è solo da sperare nella pioggia. •.