loggia 2023

Fdi ricaccia Rolfi nel limbo: "Candidato a sindaco di Brescia? Nome non condiviso"

di Giuseppe Spatola
Smentita l'unità del centrodestra sulla designazione dell'assessore regionale leghista, che pure era stata annunciata pubblicamente da Salvini domenica sera ad Adro. "Fughe in avanti dannose, tutto da decidere"
Salvini mentre incorona Rolfi domenica sera ad Adro: annuncio smentito a stretto giro dagli alleati
Salvini mentre incorona Rolfi domenica sera ad Adro: annuncio smentito a stretto giro dagli alleati
Salvini mentre incorona Rolfi domenica sera ad Adro: annuncio smentito a stretto giro dagli alleati
Salvini mentre incorona Rolfi domenica sera ad Adro: annuncio smentito a stretto giro dagli alleati

Fabio Rolfi è il candidato alla Loggia del centrodestra unito. Anzi, no. Sull’assessore regionale all’Agricoltura ed ex vice sindaco di Brescia nella giunta di Adriano Paroli pesa il giudizio di Fratelli d’Italia che, a differenza di Lega e Forza Italia, non «si esprime» e rilancia la questione sul tavolo delle trattative regionali di coalizione.

Mentre per Matteo Salvini non ci sarebbero dubbi sulla candidabilità di Rolfi, così non è per Daniela Santanchè, coordinatrice regionale del partito di Giorgia Meloni. «Non posso esprimermi - ha tagliato corto Santanchè -. Non si è mai parlato di Brescia in nessuno dei nostri incontri con i coordinatori regionali di Lega e Forza Italia. Lanciare un nome senza avere una intesa con gli alleati è il modo migliore per non trovare condivisione. Quindi non voglio esprimere valutazioni sul nome fatto perché per me il nome non c’è. E non è questione di metodo. Fin quando non ci si incontra e si definisce per me non ci sono nomi. Lanciare un nome così è la cosa peggiore che si possa fare per non trovare condivisione».

Chiara quanto lo era stata l’incoronazione di Rolfi per mano di Salvini alla festa di Adro. «Dopo dieci anni di sinistra - aveva detto domenica sera il leader leghista dal palco della festa provinciale - Fabio Rolfi vincerà come sindaco di tutto il centrodestra».

Daniela Santanché di Fratelli d'Italia
Daniela Santanché di Fratelli d'Italia

Chi ha ragione, per ora, non è dato sapere. Sta di fatto che almeno a livello regionale il dibattito sul possibile candidato di centrodestra per la Loggia è ancora una partita aperta da giocare tra le parti. Il tutto malgrado sul territorio il nome di Rolfi piace anche a livello forzista così come ha rimarcato il coordinatore bresciano, l’assessore regionale Alessandro Mattinzoli. E’ lui che plaude alla scelta del collega di giunta e richiama al «dovere di coalizione» gli alleati di Fratelli d’Italia. «Rolfi mi aveva annunciato l’intervento di Salvini - ha detto Mattinzoli -. Sono convinto che fare chiarezza sulla candidatura e mettere le base per un programma di governo della città sia opportuno. Mi fa piacere che Salvini sia uscito per confermare quello che era nell’aria. Rolfi ha tutte le caratteristiche per poter bene amministrare Brescia. Il suo è un percorso di crescita continua e di competenze vere».

Come dire che l’assessore all’Agricoltura ha dalla sua parte non solo i leghisti, ma pure parte degli azzurri di Forza Italia: «Politicamente il centrodestra non deve fare gli errori dell’ultima tornata di amministrative che ci hanno visto perdere a Verona e Catanzaro - ha precisato Mattinzoli -. Il centrodestra è formato da tre partiti che si completano tra loro nel linguaggio e nelle competenze. Le caratteristiche di Fabio Rolfi sono assolutamente ineccepibili. Ora l’importante è costruire e allargare la coalizione dialogando con il tessuto sociale della città».

Ma alle amministrative Forza Italia sarà in cerca di un ruolo: «Confermiamo che il nostro partito ha un Dna per governare - ha concluso il coordinatore provinciale -. Il nostro valore è tutto nell’equilibrio sempre dimostrato. Diamo voce ai cittadini. Per FdI era anche umanamente comprensibile che ci fossero delle richieste e delle frizioni. Il partito è in crescita con gli alleati che hanno sempre segnato il passo. Però con l’esperienza fatta nelle ultime elezioni non è il caso. Su Brescia si gioca una partita importante: il capoluogo è la seconda realtà lombarda dopo Milano. A livello economico, sanitario e agricolo rappresenta la locomotiva della Lombardia. Si deve giocare una partita in funzione di volere amministrare Brescia dando una prospettiva. Questo si potrà fare solo con il centrodestra unito. Sono convinto che FdI debba avere la prova non dei sondaggi ma delle elezioni per trovare nuovi equilibri. Dopo tutto sarà riconosciuto, così come è sempre stato anche quando Forza Italia aveva numeri diversi ed era maggioranza della coalizione. In questo senso mi pare che abbiano sempre lavorato sia il capogruppo in Loggia, Paola Vilardi, che il coordinatore cittadino Paolo Fontana».

Insomma, l’appello degli alleati a FdI è quello di «rientrare nei ranghi». Tutto mentre Rolfi rimane nel limbo di una candidatura lanciata, ma evidentemente non condivisa.

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