L'INCHIESTA

Fino a tre mesi di attesa per la carta d'identità

di Davide Vitacca
Problemi in città e in diversi comuni dell'hinterland. Molti i ritardi accumulati tra pandemia e burocrazia. E dal 1° ottobre cade anche la deroga Covid
A Casazza un nuovo sportello per il rilascio della Cie
A Casazza un nuovo sportello per il rilascio della Cie
A Casazza un nuovo sportello per il rilascio della Cie
A Casazza un nuovo sportello per il rilascio della Cie

I possessori di carta di identità scaduta a partire dal 31 gennaio 2020 non avranno più scusanti: dal primo ottobre verrà meno la validità eccezionale del documento concessa dal Ministero degli Interni con lo specifico decreto legge del 30 aprile scorso. Il termine ultimo della proroga -- fatto più volte slittare nel tempo allo scopo di non far pesare sulle spalle dei cittadini i ritardi della macchina amministrativa dovuti all'emergenza pandemica -- ha innescato un boom improvviso di richieste di rinnovo che, unito alla presenza di un software di prenotazione gestito direttamente dal Governo attraverso un'unica piattaforma nazionale, ha provocato un ingolfamento del sistema e determinato un forte ritardo nell'assegnazione degli appuntamenti necessari al disbrigo delle pratiche (la raccolta dei dati personali da inviare a Roma per il corretto inserimento nel documento).

La congestione riguarda sia il capoluogo sia la maggior parte dei Comuni bresciani, in particolare quelli dell'hinterland: da qualche tempo, da quando è stata istituita l'Anagrafe Nazionale delle Persone Residenti, il cittadino può infatti scegliere la sede comunale alla quale rivolgersi per ottenere pratiche e documenti senza dover necessariamente dipendere da quella relativa al territorio di residenza.
L'utente che intendesse prenotare un appuntamento agli sportelli dei Servizi demografici della Loggia si troverebbe «rimandato» letteralmente alla Vigilia di Natale, sia che scelga la sede centrale dell'anagrafe collocata negli uffici del Broletto sia che preferisca le decentrate di corso Bazoli a Sanpolino, di via Gadola a Casazza, di via Lottieri a Lamarmora o di via Farfengo a Sant'Anna. Per di più il sistema non consente nemmeno di cliccare sulle giornate successive e permette di selezionare solamente alcune fasce orarie.

Va un po' meglio ad esempio a Castenedolo, dove i primi appuntamenti sono concessi attorno ai primi di novembre, mentre in tutti gli altri grossi centri della provincia si viene sempre rinviati all'ultimo mese dell'anno. «Siamo consapevoli del disagio, ma stiamo dando il massimo per recuperare il ritardo accumulato durante i mesi del lockdown», ha sottolineato l'assessore con delega ai Servizi Istituzionali Federico Manzoni. «Il ritmo -- ha precisato -- non dipende da noi ma dalla quantità di macchinari forniti dal Ministero e dalla durata delle procedure richieste dai software: il sistema è programmato per soddisfare una richiesta ogni mezz'ora». Il problema è infatti ottenere l'appuntamento, dato che una volta inviata la richiesta all'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato il tempo di attesa per la ricezione della carta d'identità elettronica (agli sportelli o al proprio domicilio) non supera di norma la settimana.
Basta un semplice numero per testimoniare la mole di istanze -- tra rinnovi e smarrimenti -- pervenute agli sportelli comunali: 9mila dal primo giugno al 22 settembre di quest'anno (23mila in tutto il 2021) contro le 5 mila registrate nel 2020 durante lo stesso periodo. «In caso di reale urgenza è possibile ottenere un appuntamento ravvicinato per ricevere rapidamente un documento cartaceo», ha ricordato Manzoni, indicando tra i casi di estrema necessità lo smarrimento a pochi giorni da un viaggio all'estero. Per evitare ulteriori ingorghi la Loggia punterà sulla corretta informazione al cittadino: «Di norma l'avviso di scadenza del documento viene inviato con qualche mese di anticipo agli utenti registrati sull'app Io. Noi penseremo anche agli altri -- ha assicurato l'assessore -- inviando via posta una tempestiva comunicazione cartacea». .

Suggerimenti