brixia forum

Futura e i giovani: «Pronti alla sfida della sostenibilità»

di Marta Giansanti
Fatma Ricci: «La formazione è fondamentale per realizzare i sogni». Wafa El Mansour: «Aver ascoltato gli imprenditori mi dà speranza»
Tanti giovani a Futura per uno sguardo sui lavori di domani
Tanti giovani a Futura per uno sguardo sui lavori di domani
I giovani a Futura - OnlyCrew/Filippo Venezia

«Il futuro è il presente dei giovani», lo ripeteva spesso l’imprenditore, politico e fondatore di Eni Enrico Mattei. Una verità assoluta: far convivere in un’unica visione presente e futuro, perché saranno le nuove generazioni ad avere un ruolo fondamentale nella crescita innovativa e sostenibile del Paese e del mondo. Una presenza, quindi, che non poteva mancare al Futura Expo: migliaia gli studenti bresciani e non solo, degli ultimi tre anni delle scuole superiori, che lunedì  si sono addentrati nei corridoi fieristici, scoprendo realtà imprenditoriali, restando affascinati da prodotti all’avanguardia e ascoltando estasiati le storie di successo di molti professionisti raccontate negli spazi del PalaLeonessa nell’ambito della Smart Future Academy.

Gli studenti incontrano gli imprenditori che ce l'hanno fatta

Uno straordinario incontro alla scoperta di esperienze di vita lavorativa, di oggi e di domani. Case history di chi ce l’ha fatta nonostante le difficoltà incontrate sul proprio cammino, storie di sconfitte, di errori ma anche di grandi soddisfazioni. «Mi è piaciuto ascoltare i racconti di vita vissuta, sapere che, anche partendo da zero, è possibile creare qualcosa di importante - dice entusiasta Wafa El Mansour, della IV AS dell’Istituto Sraffa -. Ma non solo. Ascoltarli mi ha dato speranza: sapere che persone di un certo spessore, si siano trovati in passato nella mia stessa situazione, cioè quella di non sapere di preciso cosa fare un domani, mi ha dato grande grinta. Ho imparato che non bisogna abbattersi anche quando le prospettive sono incerte. Ancora non so cosa vorrò fare da grande, forse la maestra o forse no. Un giorno lo capirò».

Fatma Ricci insieme a Wafa El Mansour tra gli stand di Futura
Fatma Ricci insieme a Wafa El Mansour tra gli stand di Futura

Un’indecisione figlia dei dubbi esistenziali. «Ho capito che la formazione è fondamentale, che bisogna studiare con costanza per realizzare i propri sogni. Il mio è diventare un’imprenditrice - confessa Fatma Ricci, della IV A dello Sraffa - ma ancora devo capire bene in quale settore. Però, dopo aver ascoltato le esperienze di tanti imprenditori sono ancora più spronata a credere in ciò che voglio. Mi hanno spinto ad essere sempre curiosa e a non mollare mai. So già che il mio futuro è qui e che voglio restare in Italia, un Paese troppo spesso sottovalutato. Dobbiamo cercare di porre fine alla fuga dei cervelli: credo veramente che qui ci siano le risorse giuste per porter fare qualcosa di grande, devono solo essere sfruttate bene».

Stabilità finanziaria o un lavoro per passione? Questo il dilemma

Racconti illuminanti per i tantissimi giovani a cui è stato dedicato anche uno stand all’interno di Brixia Forum, con la possibilità di partecipare al un contest dedicato ad eleggere il volto del proprio brand ambassador. «E’ stato bello ascoltare storie di persone che hanno realizzato i propri desideri. Io mi trovo ad un bivio: seguire le mie passioni o fare una scelta di sostenibilità. Andare dove mi porta il cuore, cioè il canto e il ballo, oppure dove avrò una stabilità finanziaria - confida Isabella Giudici all’ultimo anno del Marzoli -. Non lo so, avrò ancora un po’ di mesi per pensarci».

Isabella Giudici del Marzoli
Isabella Giudici del Marzoli

Un orientamento verso il lavoro e il futuro, in un’ottica di sostenibilità e in risposta all’Agenda Onu 2030: è uno degli obiettivi della Smart Future Academy e della sua presidente Lilli Franceschetti. «Attraverso il racconto dei professionisti - spiega - vogliamo sensibilizzare i ragazzi a investire in un futuro green ma soprattutto vogliamo che abbiano fiducia nel loro futuro».

Cesare Saleri del Leonardo
Cesare Saleri del Leonardo

Perché «conoscere e avere una visione a 360° fa bene e fa crescere - sottolinea Cesare Saleri del V Leonardo - bisogna essere ottimisti».

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