Garda, tratte «vuote» e ragazzi in macchina

di Silvia Avigo
I pullman in movimento ieri mattina sulle strade gardesane
I pullman in movimento ieri mattina sulle strade gardesane
I pullman in movimento ieri mattina sulle strade gardesane
I pullman in movimento ieri mattina sulle strade gardesane

Potenzialmente dovevano essere centinaia gli autisti bresciani che prestano servizio nel trasporto urbano ed extra urbano a mancare all’appello nel primo giorno di Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori pubblici e privati: un’assenza non da poco, soprattutto per le migliaia di studenti che da tutta la provincia utilizzano i mezzi pubblici per raggiungere gli Istituti scolastici ogni mattina. A Desenzano invece (secondo polo scolastico per numero di iscritti dopo Brescia) ieri mattina, la situazione è risultata essere tutto sommato tranquilla, non si sono registrate assenze in aula a causa del disguido e tutto è sembrato filare via liscio. Una situazione che potrebbe essere però solo apparente e scadere nel caos nei prossimi giorni: alcune corse hanno già iniziato a mancare, molti studenti sono stati accompagnati in auto dalle famiglie, una soluzione temporanea e che non potrà andare avanti a lungo. «Dopo aver letto la circolare che avvisava che non sarebbe stato garantito il trasporto proprio su questa linea, ho deciso in comune accordo con i miei genitori di farmi accompagnare in auto - ha spiegato Emma di Bedizzole, iscritta al liceo Bagatta - Scelta azzeccata, il bus proveniente da Brescia non è passato. Di certo questa situazione non potrà portarsi nel tempo, spero che al più presto il problema venga risolto». Come lei, dal Bagatta all’Istituto alberghiero e passando dal Bazoli Polo, altri ragazzi hanno risolto del «passaggio a scuola» nello stesso modo ma senza nascondere anche molta preoccupazione: «Nel dubbio mi sono fatto accompagnare anch’io, ma mio padre ha dovuto chiedere un permesso sul lavoro per portarmi a scuola - ha detto Alessandro da Lonato. - Se il servizio dovesse venire a mancare non potremo di certo andare avanti così, questa situazione non va bene e mi chiedo come è possibile che ci dobbiamo andare di mezzo proprio noi giovani. Io faccio il mio dovere studiando e andando a scuola, senza creare danno a nessuno, chi non vuole vaccinarsi si faccia il tampone e faccia altrettanto». Un aspetto questo che crea non poca agitazione anche tra alcuni genitori fuori dai cancelli, come ha spiegato mamma Maria: «Sarebbe stato meglio mettere obbligatorio il vaccino; al di là di chi verrà sospeso dal suo impiego, mi chiedo per quanto tempo resisterà chi ha deciso di farsi regolarmente il tampone per lavorare, credo che aumenteranno le richieste di permessi e, siccome a pensar male spesso ci si azzecca, anche dei giorni di malattia. Spero non accada davvero questo, perché, per questa presa di posizione assurda di pochi, che non vogliono rispettare le regole, a pagarla sarebbero in molti oltre al grave danno arrecato alla Comunità». Secondo alcuni autisti in attesa sul piazzale della stazione, ieri mattina sono state ancora poche le defezioni e la situazione è risultata essere tutto sommato tranquilla, essendo riusciti a garantire in larga parte il servizio: »Non è detto però che la situazione non peggiori - ha spiegato uno di loro -; alcuni nostri colleghi sono già sul piede di guerra».•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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