L'indagine

Ginnaste vessate, sfilata di vip in Procura a Brescia

di Mario Pari
Sono una decina le giovanissime atlete che finora hanno denunciato maltrattamenti in palestra. Prossima convocazione per la direttrice tecnica della Nazionale, Emanuela Maccarani, e per il presidente del Coni, Giovanni Malagò
Un'esibizione di ginnastica ritmica a squadre (foto d'archivio)
Un'esibizione di ginnastica ritmica a squadre (foto d'archivio)
Un'esibizione di ginnastica ritmica a squadre (foto d'archivio)
Un'esibizione di ginnastica ritmica a squadre (foto d'archivio)

Gli interrogatori delle ginnaste si sono quasi conclusi; e ora sembrano avvicinarsi i giorni in cui ad essere sentiti saranno coloro che hanno un ruolo di vertice, a livello nazionale, nella Federazione e nello sport. Interrogatori a cui saranno sottoposti come persone informate sui fatti.

Inchiesta avanti a pieno ritmo

Prosegue a pieno ritmo l’inchiesta della Procura di Brescia dopo le segnalazioni, nei mesi scorsi, ma anche più recenti, di presunti maltrattamenti avvenuti in una palestra della provincia durante gli allenamenti di ginnastica ritmica. A quanto si è appreso gli inquirenti dovrebbero procedere all’interrogatorio di Emanuela Maccarani, direttore tecnico della Nazionale di ginnastica ritmica.

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I vertici della Federazione e del Coni

Non dovrebbe essere questo però l’unico interrogatorio a cui gli inquirenti e investigatori bresciani intendono procedere. Tra coloro che non si esclude possano essere sentiti, ci sarebbe anche Giovanni Malagò, presidente del Coni. Si tratta di approfondimenti che faranno seguito a quanto fino a questo momento raccolto dalla Procura e dalla Squadra mobile della Questura di Brescia, la prima impegnata a coordinare le indagini, la seconda a condurle.

Parte civile contro i responsabili 

Proprio nei giorni scorsi la Federazione ginnastica d’Italia, attraverso il consiglio direttivo federale, ha deliberato che, nei casi nei quali venissero accertate responsabilità individuali in sede giudiziaria, si costituirà parte civile a «riprova della vicinanza alle ginnaste e della ferma volontà di fare chiarezza». Quando si potrà pervenire all’accertamento di eventuali responsabilità o all’archiviazione del procedimento, al momento non è dato sapere.

I fascicoli si arricchiscono

La fase rimane quella degli accertamenti, ma la sensazione forte è che giorno dopo giorno il fascicolo aperto dagli inquirenti si arricchisca sempre più di documentazione e che sviluppi possano quindi arrivare anche in tempi brevi. Un passo importante è rappresentato certamente dall’aver sentito quasi tutte le ginnaste che hanno fatto pervenire le segnalazioni. Complessivamente sarebbero circa dieci.

Non solo Brescia e Desio

Ora, sembra di capire, per gli inquirenti si tratta di contestualizzare a livello nazionale i fatti bresciani. Nel frattempo anche la Procura federale si sta muovendo. Il procuratore Michele Rossetti nei prossimi giorni andrà all’Accademia di Desio, ora commissariata, per ascoltare le ginnaste e quindi le allenatrici, inclusa la stessa Maccarani. Un’attività su vari fronti per fare luce su quello che è stato un vero e proprio terremoto per la ginnastica ritmica. Non solo la provincia di Brescia è stata toccata dalla necessità di approfondimenti. Ma certamente le vicende bresciane rimangono tra le più delicate.

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