Gli agriturismo pronti ma c’è anche chi non può

Da domani per molte attività agrituristiche bresciane e tutte quelle realtà agricole che offrono servizi al cittadino sarà tempo di ripartenza. L’esclusione della limitazione degli spostamenti tra i comuni – precisa Coldiretti Brescia – permetterà un maggior flusso di clienti. La novità resta la possibile apertura degli oltre 350 agriturismi bresciani, di cui il 70% con servizio di ristorazione: «La zona gialla – precisa Tiziana Porteri presidente di Terranostra Brescia e operatrice agrituristica a Bedizzole - consentirà finalmente di ritornare ad assaporare il gusto della cucina contadina in ambienti spaziosi e sicuri dove il distanziamento è garantito e si misura in ettari». Soddisfatti anche Luca Masneri dell’agriturismo «Le case di Farnera» di Edolo e Marcella, titolare de «Le Campagnole» a Milzano, felici di ricominciare grazie alla disponibilità di spazi all’aperto. Diverso il pensiero di Roberta Agosti titolare dell’agriturismo «Il Colmetto» a Rodengo Saiano: «Abbiamo definito di non riaprire perché, le disposizioni attuali che impongono l’attività di ristorazione solo all’aperto, non creano le condizioni necessarie per garantire un servizio adeguato; ci auguriamo che da giugno, con l’arrivo dell’estate, tutto torni alla normalità».

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