Villa Carcina

«I clienti mi hanno lasciato i soldi per le multe»

di Marco Benasseni
In Valtrompia è animata la discussione sulla chiusura dei localiIl sorriso dietro la mascherina di Alice Ussoli
In Valtrompia è animata la discussione sulla chiusura dei localiIl sorriso dietro la mascherina di Alice Ussoli
In Valtrompia è animata la discussione sulla chiusura dei localiIl sorriso dietro la mascherina di Alice Ussoli
In Valtrompia è animata la discussione sulla chiusura dei localiIl sorriso dietro la mascherina di Alice Ussoli

In Valtrompia l’unica ad aver aderito fino in fondo alla protesta civile #ioapro è stata Alice Ussoli del chiosco di Villa Carcina. Nonostante la visita dei carabinieri di ieri mattina la ristoratrice ha deciso di non chiudere per tutta la giornata facendo leva sul suo stato di necessità e sul bisogno di lavorare per poter vivere con dignità. Ma da oggi si limiterà a offrire servizio da asporto visto che in serata le è stato recapitato il verbale con il quale i militari le hanno anticipato la sanzione e possibili giorni di chiusura. Diversa, invece, la scelta di alcuni colleghi di Concesio e Gardone Valtrompia che già ieri mattina avevano deciso di fare un passo indietro. «I carabinieri sono arrivati in tarda mattinata e mi hanno fatto presente che stavo infrangendo le direttive previste. –racconta Alice-. Poco prima delle otto di sera sono tornati consegnandomi il verbale. Da oggi tornerò a fare l’asporto, poi vedremo se mi faranno chiudere e per quanto. Il vero problema è che siamo stati in pochi ad aver aderito, quindi la protesta non ha avuto l’impatto sperato». POCO IMPORTA che i clienti all’interno indossino la mascherina e siano distanziati, l’unico servizio consentito resta l’asporto. «Un mio cliente, presente nel locale mentre le forze dell’ordine sono arrivate per i controlli, mi ha lasciato i soldi per pagare la sanzione - continua Alice -. Ho avvisato tutti del possibile rischio e mi sono proposta di farmi carico di eventuali multe. Uno che si è fermato per il pranzo di lavoro mi ha lasciato 50 euro invece dei 10 previsti dal menù». Insomma: la clientela ha voluto far sentire ad Alice il proprio sostegno non solo prenotando per pranzo e cena, ma anche partecipando al pagamento delle sanzioni previste per chi viola le norme anti-Covid. Sempre ieri mattina, come anticipavamo, il Caffè da Sonia di Concesio ha invece annunciato tramite i social di aver fatto un passo indietro, lo stesso vale per il Punto G di Gardone Valtrompia. Mentre le titolari del bar tavola calda Intervallo di via Stella a Concesio hanno aperto convinte di potercela fare finché non sono arrivati gli agenti in divisa: «Avevo sentito che circa 50mila attività (in realtà pare siano molte meno ndr) e le rispettive famiglie avevano deciso di alzare la testa con la speranza di essere ascoltate. – racconta Floriana Baggiolini -. Mia sorella non era particolarmente convinta, ma inizialmente avevamo pensato di aderire e di accogliere i clienti. Poi sono arrivati i carabinieri e abbiamo desistito. La nostra Costituzione riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e noi siamo davvero in forte difficoltà, ma ci siamo sentite delle formiche che combattono contro gli elefanti». La speranza delle due titolari era quella di poter contare su una più ricca partecipazione alla protesta da parte di bar e ristoranti della Valtrompia, ma in realtà solo quattro avevano deciso di aprire. •

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