Un pomeriggio di controlli a tappeto dentro e fuori il parcheggio del centro commerciale Freccia Rossa, così come nell’area della stazione, disposti dalla questura di Brescia. Diverse le pattuglie della polizia di Stato che intorno alle 16 hanno circondato la struttura, in particolare tra via Folonari e via Togni. Alcune sono entrate nel parcheggio interrato, ormai terra di nessuno, per completare le operazioni di controllo e di identificazione. Attività straordinarie, divenute ormai piuttosto regolari, che prevedono controlli effettuati settimanalmente nelle zone più «calde» perché oggetto di segnalazioni da parte dei cittadini o semplicemente perché considerate sensibili: il centro commerciale Freccia Rossa, la stazione, i parchi pubblici e tutte le strade limitrofe.
Un pattugliamento e un servizio di controllo e repressione, quindi, che hanno interessato anche i sotterranei dell'ex tempio dello shopping, ormai quasi del tutto abbandonato. Per molti una bomba ad orologeria che rischia di esplodere da un momento all’altro. Una zona al limite della legalità, teatro di spaccio e consumo di droga a tutte le ore del giorno e della notte e, solo l’altro giorno, anche di un accoltellamento.
Leggi ancheIl Freccia Rossa svuotato adesso è terra di nessuno
La denuncia partita da Bresciaoggi, documentata da un reportage fotografico
Nella notte tra sabato e domenica, infatti, un ragazzo di 32 anni è finito in ospedale dopo esser stato raggiunto da alcuni fendenti al volto e al torace nei pressi del Lio Bar. Ma non solo: da tempo al piano -1 del centro commerciale, dietro a un telone pubblicitario, si consumano attività illecite legate al mondo dello spaccio. Una denuncia partita domenica scorsa da Bresciaoggi e documentata da numerosi scatti fotografici: coppie di pusher intente a preparare le dosi da spacciare e a «farsi».
Diverse le bottigliette di plastica, lasciate a terra, in un angolo nascosto del parcheggio arancione e trasformate in pipe adatte a fumare crack, notevole la quantità di polvere bianca ritrovata, presumibilmente per tagliare eroina e cocaina, così da ridurre il quantitativo di droga da utilizzare, aumentare le dosi da vendere e massimizzare i profitti. Forse mannite, un lassativo venduto a prezzi bassissimi in farmacia, oppure latte in polvere, talco, bicarbonato, gesso: le sostanze più utilizzate e riconducibili a quella polvere bianca che con il passare dei giorni è diminuita sensibilmente.
Ma anche rotoli di alluminio da cucina, un cucchiaino, una siringa e tantissimi biglietti del parcheggio per iniettarsi, sniffare o inalare la droga. Un intervento provvidenziale quello di ieri della polizia di Stato e che, per almeno alcune ore, ha riportato la legalità e la tranquillità nella zona.
Lo striscione fuori dal centro commerciale
«Freccia Rossa: vilipendio alla sicurezza», CasaPound risponde con un nuovo striscione a Brescia dopo quello esposto da Blocco studentesco fuori da una scuola e contro l’Anpi. «Mentre c’è chi continua a parlare di vilipendio alla resistenza e alla costituzione per uno striscione affisso dal Blocco Studentesco è il commento -, vogliamo presentare a questa amministrazione, tanto occupata a preoccuparsi del nulla, quello che è un vero vilipendio alla sicurezza della città: la stazione e il centro commerciale Freccia Rossa, ormai ostaggio di sbandati e bande di immigrati.
