I pomeriggi di Perlar sono sempre inclusivi

Gli spazi di Perlar  dedicati all’accoglienza
Gli spazi di Perlar dedicati all’accoglienza
Gli spazi di Perlar  dedicati all’accoglienza
Gli spazi di Perlar dedicati all’accoglienza

Aperto ieri, oggi e pure domani, il giorno di Ferragosto: il «Riparo», ovvero la struttura gestita dall’associazione Perlar, in questi pomeriggi festivi si comporta come sempre, ovvero offrendo i suoi servizi, dalle 14.30 alle 18 nel «centro di relazione», come Michele Tomasini, il presidente dell’associazione definisce questa realtà. Nata nel 2016 e molto attiva anche in pandemia, questa realtà ha l’obiettivo di avvicinare le persone senza dimora e stabilire un contatto, creare legami: «Non abbiamo lo spazio per accogliere anche di notte per dormire – precisa Tomasini –; da noi si può stare in tranquillità, giocare a carte, leggere il giornale, condividere la merenda, trascorrere insomma il tempo libero che, per le persone senza fissa dimora, parrebbe essere tanto, ma che in realtà può creare problemi». All’inizio lo spazio era in corso Matteotti, poi dallo scorso autunno si è trasferito in via Corsica, dove ha iniziato a fare rete con le tante associazioni attive nella zona; qui Perlar ha avuto modo di sensibilizzare con più ampio respiro sulle sue attività, alle quali si è aggiunta quella a «Poco conto», un negozio in via Viotto gestito da volontari e senza dimora e che commercializza prodotti usati. I.Pan.

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