I CONTI DEL COMUNE

Il bilancio della Loggia ha resistito al Covid

di Mauro Zappa

«Un bilancio che, nonostante la pandemia, esprime solidità», dice il sindaco Emilio Del Bono. «Risultati di cui andare orgogliosi», gli ha fatto eco Fabio Capra. Sindaco e assessore al bilancio hanno presentato prima alla stampa e poi alla commissione competente il bilancio consolidato del gruppo Comune di Brescia relativo al 2020, documento che approderà a fine mese nell’aula consiliare di Palazzo Loggia per la sua approvazione definitiva. La fotografia scattata ha immortalato un consolidato chiuso per l’anno passato con un segno più che ammonta a poco meno di 320 milioni, comprensivo della quota di pertinenza di terzi. Il risultato della capogruppo «Comune di Brescia» si è attestato a 41,43 milioni, con l’utile della Loggia di 7,81 milioni. Il patrimonio netto complessivo ha registrato un incremento rispetto al 2019 del 10,43% ed è stato pari a 5,11 miliardi, cifra che depurata dalla quota di terzi è diventata uguale a 1,434 miliardi. «Il che significa - ha fatto sapere Del Bono, calcolatrice alla mano - che ogni bresciano, dal bambino neonato all’anziano ospite in Rsa, è come se disponesse di 7.246 euro, dato impensabile per qualsiasi altra realtà locale». «Malgrado la pandemia i risultati di esercizio delle singole entità consolidate (A2A, Brescia Mobilità, Brescia Infrastrutture, Centrale del Latte, Centro Sportivo San Filippo, Fondazioni Brescia Musei e Brescia Solidale, Agenzia del TPL, CTB, Consorzio Brescia Mercati) si sono chiusi tutti con segno positivo», ha ricordato Capra, «anche e soprattutto grazie alle risorse trasferite». Da ricordare che l’amministrazione comunale a dicembre 2020 deliberò integrazioni straordinarie a favore di Brescia Mobilità (8,88 milioni), San Filippo (500 mila euro) e Fondazione Brescia Solidale (133 mila euro). Nel dettaglio, già scritto della capogruppo, il risultato di esercizio per A2A è stato di 367,72 milioni, per Centrale del Latte di 3,38 milioni, per l’Agenzia del TPL di 1,37 milioni, per Brescia Mobilità di 1,24 milioni, per Brescia Infrastrutture di 202 mila euro e per Consorzio Brescia Mercati di 90 mila euro. Capitolo debiti da finanziamento: nel 2020 sono stati pari a 4.691 milioni di euro, hanno rappresentato il 62,9 per cento del totale dei debiti e hanno registrato un aumento del 23,85 per cento rispetto all’esercizio precedente, incremento dovuto sostanzialmente a prestiti obbligazionari e ad altri finanziamenti assunti da A2A e da Centrale del Latte per arginare possibili difficoltà di incasso crediti dovute alla contingenza legata all’emergenza sanitaria. Il buono stato di salute della «holding Comune di Brescia» è figlia secondo Del Bono di «una situazione costruita nel tempo grazie al buon governo della città». Il sindaco ha segnalato come l’equazione «pubblico uguale inefficienza», avendo nel tempo «affinato le capacità di gestione di società controllate o partecipate grazie ad un approccio equivalente a quello privatistico», debba essere considerata nel caso bresciano errata. Considerazione finale di Del Bono: «Distribuiamo ricchezza sul territorio, facciamo investimenti e creiamo occupazione» (sono quasi 16 mila i dipendenti del gruppo, Comune compreso). E il futuro prossimo? »Non sono allarmato, tutt’altro, sono fiducioso», dice Capra. •.

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