«Il futuro ora riparta dai giovani coraggiosi»

di Giuseppe Spatola
La presidente Anna TripoliIl leader Franco Gussalli BerettaL’assemblea dei Giovani di Confindustria Bs  ha messo al centro le «persone»  per la ripresa economica e sociale
La presidente Anna TripoliIl leader Franco Gussalli BerettaL’assemblea dei Giovani di Confindustria Bs ha messo al centro le «persone» per la ripresa economica e sociale
La presidente Anna TripoliIl leader Franco Gussalli BerettaL’assemblea dei Giovani di Confindustria Bs  ha messo al centro le «persone»  per la ripresa economica e sociale
La presidente Anna TripoliIl leader Franco Gussalli BerettaL’assemblea dei Giovani di Confindustria Bs ha messo al centro le «persone» per la ripresa economica e sociale

Il capitale umano tenuto al centro della ripresa economica post Covid e l’associazionismo come garanzia per il futuro del sistema che non potrà che reggere sulla rete con istituzioni e l’ammodernamento dello Stato (meno burocrazia, fisco equo e infrastrutture digitali all’altezza). I giovani imprenditori bresciani riuniti ieri in assemblea hanno dimostrato di avere le idee chiare su quello che si aspettano da qui alla necessaria ripresa dei mercati. Così, dialogando dal palco su «Responsabilità e Azione per l’Impresa del Futuro», la platea ha raccolto le rassicuazioni di Fabrizio Sala (assessore Regione Lombardia per l’Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione e Semplificazione), lo sprone di Emilio del Bono (Sindaco di Brescia), lo slancio assicurato da Franco Gussalli Beretta (Presidente Confindustria Brescia) e da Riccardo Di Stefano (Presidente Nazionale Giovani Imprenditori Confindustria) sotto l’attenta supervisione di Anna Tripoli (Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Brescia) che da padrona di casa ha accolto gli esempi di Paola Corna Pellegrini (presidente Associazione Italiana, ceo di Allianz Partner Italia) e Gian Luca Rana (amministratore delegato del Pastificio Rana e presidente del Gruppo editoriale Athesis) con Debora Rosciani (Radio24) a moderare il dibattito che ha visto salire sul palco anche il rettore Maurizio Tira. «Il lavoro che verrà fatto nei prossimi cinque anni sarà cruciale, determinante per il futuro dell'Italia: apriamo un dialogo, avviamo un percorso da fare insieme, l'obiettivo è costruire un Paese migliore dove le future generazioni siano in grado di ripagare i debiti fatti durante questa pandemia - così il presidente Tripoli ha inteso spronare anche le istituzioni richiamandole per fare rete con le parti sociali -. Un Paese che non sta bene non può fare impresa. Crediamo che occorra aprire una nuova fase di riforme a partire dal quella degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro ma anche di puntare sull'open innovation, sulla formazione, sul rientro dei cervelli nel nostro paese, su investimenti sulla ricerca e sul binomio tra investimenti e industria». Non solo. «Noi crediamo che gli attuali strumenti non siano adeguati per gestire la grande transizione del lavoro in atto e occorre farlo, in questo momento storico, con una condivisione quanto più ampia possibile - ha rimarcato il presidente dei giovani industriali -. Abbiamo molta speranza che il Pnrr sia l'occasione per rimettere al centro le politiche giovanili». E il presidente Beretta ha chiuso l’assemblea intervendo sul caso della Timken, multinazionale americana che ha annunciato la chiusura dello stabilimento di Villa Carcina con 106 operai coinvolti. «Il tema è legato all’automotive - ha detto Beretta -. Le multinazionali ragionano con logiche globali. E’ possibile che gli orientamenti avuti dall’Europa abbiano inciso. Ora serve maggiore confronto in tutta la filiera».•.

Suggerimenti