Il «Kaki bike tour» ricordando Hiroshima

La campana di Hiroshima che viene fatta suonare in segno di pace
La campana di Hiroshima che viene fatta suonare in segno di pace
La campana di Hiroshima che viene fatta suonare in segno di pace
La campana di Hiroshima che viene fatta suonare in segno di pace

A 77 anni dallo sgancio delle due bombe atomiche americane sulle città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, la nostra città torna a mobilitarsi contro l’incubo nucleare. Oggi alle 9 da Piazza della Loggia partirà il Kaki Bike Tour, una manifestazione pacifista itinerante coordinata da Francesco Foletti e Giulia Bonomelli. Protagonisti otto ciclisti bresciani membri del progetto «Nagasaki-Brescia. Kaki Tree for Europe», che pedaleranno facendo tappa a Novellara, Casalecchio e Rimini, fino a giungere a San Marino martedì prossimo, ricordando lungo il percorso di oltre 300 chilometri le decine di piantumazioni lungo la penisola di questa graziosa essenza arborea, famosa in tutto il mondo per essere sopravvissuta in Giappone ai disastri del 6 e del 9 agosto 1945 e divenuta quindi il simbolo della lotta per un mondo senza atomiche. Si intitola invece «Una storia che ci riguarda» la manifestazione commemorativa del tragico evento, che si terrà martedì 9 alle ore 18 al Centro saveriano di animazione missionaria di via Piamarta 9. È il Movimento Nonviolento, in collaborazione con Pax Christi e il Tavolo della pace della Franciacorta, a organizzare la serata. Diversi gli artisti bresciani che hanno aderito all’iniziativa. Fra gli altri, saliranno sul palco Luciano Bertoli, Matteo Biatta, Paola De Cesari, Marina Corti, Bruno Podestà, William Tononi e Marco Tufari. In apertura ci sarà l’intervento del presidente del consiglio comunale di Brescia Roberto Cammarata. «La minaccia dell’uso delle armi nucleari oggi è ancora molto preoccupante - osserva il portavoce del Movimento Nonviolento, Adriano Moratto -. Esistono nel mondo oltre 20mila testate nucleari, di cui almeno 2mila pronte all´uso immediato. In Italia - sottolinea - il governo, nonostante la pandemia in corso e la crisi economica, intende spendere per il solo acquisto di 90 bombardieri F35, idonei al trasporto di ordigni nucleari, almeno 12 miliardi di euro». «Nell'ambito della campagna nazionale “Italia ripensaci!” - conclude - chiediamo al Parlamento di aderire al Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari entrato in vigore in sede internazionale il 22 gennaio 2021. È necessario riconvertire la crescente spesa militare in spesa sociale».•. F.Mar. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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