AMBIENTE

Brescia, il parco di via Fura ora vede la bonifica: pronti 1,6 milioni di euro

di Eugenio Barboglio
La Giunta comunale ha approvato il piano esecutivo per entrambi i lotti
La bonifica del parco di via Fura partirà entro la fine dell’anno, probabilmente già in autunnoImportante per il quartiere l’intervento di   bonifica del parcoNegli anni passati in via Fura non erano mancati i controlli, ma nemmeno le proteste
La bonifica del parco di via Fura partirà entro la fine dell’anno, probabilmente già in autunnoImportante per il quartiere l’intervento di bonifica del parcoNegli anni passati in via Fura non erano mancati i controlli, ma nemmeno le proteste
La bonifica del parco di via Fura partirà entro la fine dell’anno, probabilmente già in autunnoImportante per il quartiere l’intervento di   bonifica del parcoNegli anni passati in via Fura non erano mancati i controlli, ma nemmeno le proteste
La bonifica del parco di via Fura partirà entro la fine dell’anno, probabilmente già in autunnoImportante per il quartiere l’intervento di bonifica del parcoNegli anni passati in via Fura non erano mancati i controlli, ma nemmeno le proteste

Entro la fine dell’anno, probabilmente già quest’autunno, inizieranno i lavori di bonifica al parco di via Fura. Il parco è stato diviso in due lotti, Sud e Nord, ed è con quella di via Livorno una delle aree verdi cittadine che sono fuori dal perimetro del Sin Caffaro. Sono le bonifiche dei parchi «gialli» che entrano nel clou. I parchi che secondo la classificazione definita per ordinanza sindacale nell’ormai lontano 2013 sono soggetti ad un inquinamento di livello medio, e anche da limitazioni, diciamo, medie: divieto di scavo ed asportazione di terreno, di utilizzo delle aree prive di erba e non pavimentate e divieto di pascolo.

Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha approvato il piano esecutivo per entrambi i lotti, piano nel quale sono inseriti i costi degli interventi, tutti finanziati dal Pnrr: negli altri casi di bonifiche il Comune ha attinto dalle proprie casse. Per il lotto Nord verrà investiti 720mila euro mentre sul Sud, la somma ministeriale è di 860mila. Il parco di via Fura ha avuto una storia grossomodo parallela al vicino di via Livorno. Entrambi, all’inizio degli anni 2000, non subirono immediatamente provvedimenti di chiusura da parte del Comune né di sequestro dell’autorità giudiziaria, come successe, ad esempio, nel giardino pubblico di via Parenzo. In via Fura per un po’ si continuò ad andare, bambini e adulti. Questa libertà, sollevò però forme di protesta da parte di cittadini - siamo nella zona di Chiesanuova; associazioni ambientaliste arrivarono a mimare il sequestro dell’area, e vennero raccolte anche delle firme. In seguito, catalogato come «giallo», il parco venne limitato nell’utilizzo.

Se solo oggi è inserito nel piano triennale dei lavori pubblici non è per cattiva volontà - si sta procedendo peraltro secondo un ordine di priorità dentro un programma di bonifica generale delle aree verdi inquinate da Pcb e diossine - ma è perché ha attraversato traversie legate all’appalto degli interventi di carotaggio. Che nel 2018 erano stati assegnati ad una ditta, ma la procedura venne contestata da una concorrente. Il che, ci fu un ricorso al Tar, comportò un allungamento dei tempi. Ora tutta la trafila autorizzativa è completata ed è anche in corso la gara di appalto dei lavori di bonifica, che dureranno circa un anno: tra la fine del 2023 e l’inizio del ’24 il parco sarà riconsegnato ai cittadini «ripulito» dalle sostanze inquinati provenienti dallo stabilimento di via Milano.

Avranno invece tempi più lunghi i lavori ai giardini pubblici di via Livorno, che sono più grandi: l’affidamento è previsto per la fine anno e la riconsegna circa tre anni dopo. Nel frattempo proseguono le bonifiche dei parchi di via Palermo, di via Cacciamali e di via Parenzo (quello della polemica sui cumuli di terra inquinata che erano rimasti scoperti), che saranno pronti e nuovamente agibili per la fine dell’anno. «Le modalità di intervento in via Fura - spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Brescia, Miriam Cominelli - sono sostanzialmente quelle di sempre, con la suddivisione in maglie del terreno, che verrà scavato per 50 centimetri di profondità. Dopo le analisi lo scavo verrà quindi riempito, a meno che non serva andare più in profondità e quindi scendere di altri 50 centimetri. L’operazione sarà svolta in contraddittorio con l’Arpa, e godrà di tutte le tecniche di protezione dai pannelli ciechi alle costanti bagnature». Nei prossimi giorni il progetto esecutivo di bonifica dell’area verde verrà presentato dalla Giunta al Consiglio di quartiere di Chiesanuova in una occasione di confronto pubblico. •.

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