Il polo del Freccia Rosa ora accoglie i ragazzini

Le persone in attesa ieri al centro Freccia Rossa
Le persone in attesa ieri al centro Freccia Rossa
Le persone in attesa ieri al centro Freccia Rossa
Le persone in attesa ieri al centro Freccia Rossa

Il flusso di persone si è notevolmente ridotto così come l’età media, e a tenere banco durante l’attesa non sono più le notizie su AstraZeneca, ma sui compiti da fare a casa e le lezioni da seguire a scuola. L’hub allestito all’interno del centro commerciale Freccia Rossa da una decina di giorni ha cambiato «volto», passando dall’essere un punto di riferimento per la profilassi anti-Covid a centro per i richiami e per le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate a bambini e adolescenti. Con l’avvio della campagna massiva tutte le categorie da immunizzare sono attese negli spazi allestiti nei giorni scorsi alla Fiera di via Caprera - oltre a quelli del centro di Sarezzo ( entrambi sono gestiti dall’Asst Spedali Civili) lasciando libera l’area del centro commerciale cittadino che ha, quindi, subìto una leggera modifica nella destinazione d’uso. Un cambio di passo per ottimizzare le strutture allestite, ma forse solo momentaneo: fare progetti a lungo termine in era pandemica è impossibile. Nel frattempo, fino a nuovo ordine, si procederà con le vaccinazioni «tradizionali». Dopotutto «perché non approfittare di un polo così ben funzionante, capace di consentire il distanziamento imposto dall’emergenza sanitaria, finché possibile?». Lo ripetono le mamme in fila insieme ai propri figli che si dichiarano «pronti» all’appuntamento con l’ago, seppur «con qualche paura». Raramente si intravedono i papà, alcune volte ci sono i fratelli maggiori. È il caso di Abdou: è lui che si è preso la briga di accompagnare sua sorella Mylai. «I genitori durante il giorno lavorano e non riescono a prendersi una pausa», spiega. «Ma non è male - commenta la sorellina -, c’è molta meno ansia». Ed è così che nei circa 1.200 metri quadri di spazio, un tempo occupati dalla catena di abbigliamento H&M, ogni giorno transitano decine di giovanissimi chiamati a vaccinarsi contro la difterite, il tetano, la pertosse, l’Hpv, il meningococco e così via. Attivato da ieri un secondo box e si punta a raggiungere picchi di 200 inoculazioni quotidiane. Un ritmo sostenuto ma possibile. L’ampiezza del centro lo consente. «Mi sento molto più tranquilla a venire qui - dichiara Francesca, mamma di una bambina di 12 anni chiamata per la vaccinazione prevista a quella età -. Non c’è un grande afflusso di persone e ci permette di mantenere le misure di sicurezza. Ma è comoda anche per la posizione e soprattutto per il parcheggio». Perché come accadeva per i destinatari di AstraZeneca pure per loro, si ha la possibilità di sostare gratuitamente. «In questo periodo far affidamento anche su ambulatori "ricavati" è fondamentale: consente di non rallentare le vaccinazioni obbligatorie - aggiunge Paola, mamma di un ragazzo di 15 anni arrivato al Freccia Rossa per l’iniezione -. Con la pandemia troppe cose importanti sono state sospese o rinviate. Questa sede ci dà la possibilità di andare avanti e guardare al futuro dei nostri figli».•.

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