SCUOLA

In cinque materne i figli di sanitari e forze dell’ordine

Cento bambini tra Agazzi, Agosti Leonessa, Vespucci e Pasquali
Un centinaio di bambini sono pronti a tornare in classe
Un centinaio di bambini sono pronti a tornare in classe
Un centinaio di bambini sono pronti a tornare in classe
Un centinaio di bambini sono pronti a tornare in classe

In cinque materne comunali il Comune di Brescia ha concentrato la richiesta di circa un centinaio di genitori impegnati nella sanità e nelle forze dell’ordine: «Abbiamo deciso di riunire i bambini, con tutte le misure di sicurezza del caso, negli spazi più adatti, creando nuove “bolle” da scuole diverse» spiega l’assessore comunale all’Istruzione Fabio Capra che da subito si era attivato per dare risposta al disagio delle famiglie cittadine impossibilitate allo smart working o al congedo. Le scuole sono a nord la Vespucci, la Agazzi e la Pasquali, a sud la Leonessa e la Agosti, ormai tutte funzionanti. Per partire si era attesa la proroga della prima ordinanza martedì scorso, ma ora l’assessore Capra ha firmato una richiesta di ulteriori chiarimenti indirizzata alla Regione su questo tema così caldo, condivisa da colleghi assessori lombardi e dall’Associazione Comuni. Ancora non sono precisi i riferimenti normativi, centrali o decentrati, a cui fare riferimento a fronte di una pressione della popolazione. «Quali sono le categorie di key workers da accogliere a scuola?- si chiede - Devono esservi impegnati entrambi i genitori? Si ritiene di demandare la valutazione ai dirigenti o ai gestori delle scuole paritarie e comunali? Come possono le scuole stesse del primo grado e i servizi per l’infanzia organizzarsi se il personale deve sua volta restare a casa con i propri bambini? Inoltre, quanto a didattica a distanza, siamo in grado di garantire banda sufficiente in contemporanea da tutte le classi?». Sono domande più attuali e urgenti per le zone in arancione rinforzato solo da giovedì, ma hanno senso pure per il Comune di Brescia e gli altri del Bresciano, così come per i Comprensivi e per le materne convenzionate, realtà alcune già partite con la frequenza, altre in fase di preparazione, prevedendo l’allungarsi delle limitazioni a fronte dei contagi che aumentano. Come già chiesto dai presidi, si domanda chiarezza e ufficialità della norma che altrimenti si presta a diseguaglianze, con relative proteste, come già dimostra il territorio bresciano. •. M.Bi.

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