LA PANDEMIA

In Franciacorta i numeri tengono «sotto stress»

All’ospedale Mellini di Chiari, dove i nuovi ambulatori sono stati aperti quasi contemporaneamente al secondo angiografo della Cardiologia, la nuova variante omicron del covid continua a tenere sotto stress personale e struttura, come ha osservato il direttore generale Mauro Borelli. «Dallo scorso 27 giugno, il covid fa affluire ogni giorno decine di persone colpite dal contagio: in ospedale restano ricoverati i più gravi, in genere over 75, e quanti non possono essere isolati a domicilio - ha rimarcato Borelli -. La situazione provocata dal contagio non è facile da gestire perché il virus colpisce anche il personale dell’ASST di tutti i livelli, dagli amministrativi ai sanitari, e, con le ferie programmate, una settantina di persone che devono stare a casa fin quando non sono guarite, con guarigione certificata da tampone, gestire gli orari di servizio diventa complicato. I ricoveri, comunque, confermano, la validità della campagna vaccinale perché, a differenza della prima ondata, le persone possono essere curate, guarite e dimesse, e i reparti possono tornare ad occuparsi anche delle altre patologie. Nei nostri due ospedali, di Iseo e Chiari, abbiamo alzato l’allerta controllando all’ingresso chi entra per visite specialistiche e chi per le visite ai degenti. Al Mellini, con l’apertura dei nuovi ambulatori, i controlli sono stati incrementati, proprio per proteggere queste nuove strutture da eventuali infezioni. Ci auguriamo che tutti capiscano e rispettino regole e precauzioni». Claudio Gentilini, primario della cardiologia, che da oggi dispone di un secondo angiografo appena entrato in sevizio, ha sottolineato come la variante omicron, che si diffonde molto più rapidamente superando anche le barriere create dalle tre vaccinazioni, è meno letale delle precedenti, proprio perché i vaccini funzionano. «In queste settimane in ospedale i ricoveri covid si sono moltiplicati - ha detto il medico -, tanto che per tenere aperti i reparti chi può essere isolato a casa viene dimesso, ma abbiamo sempre tra i 35 e i 40 degenti. Questo non significa che il covid, anche in questa variante, sia meno pericoloso: dal contagio si guarisce ma la convalescenza può essere lunga e non senza conseguenze, perché il virus colpisce l’intero sistema e inganna facendo pensare inizialmente ad un banale raffreddore. La prudenza in questi casi è sempre la scelta migliore: indossare sempre la mascherina in locali chiusi, specie se affollati, evitando contatti ravvicinati». Diverse le indicazioni per prevenire il contagio. «Il caldo non deve indurci ad abbassare la guardia», hanno sottolineato alla Asst Franciacorta. G.C.C.

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