La paura è passata, ma per dichiarare la fine dell'emergenza in Maddalena bisognerà attendere la fine delle operazioni di bonifica, nella speranza che il vento non riaccenda nuovi focolai. La battaglia contro il rogo, che ha interessato circa otto ettari di bosco, è durata quasi 30 ore. Le fiamme sono divampate all’altezza dei tornanti 7 e 8, tra le 15 e le 16 di lunedì 17 gennaio. Una grande operazione che ha mobilitato decine di operatori - vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri Forestali - al lavoro anche durante la notte tra lunedì e martedì, tra mille difficoltà, nell'intento di evitare che le fiamme potessero raggiungere strada e abitazioni. Martedì mattina il Direttore per le operazioni di spegnimento (DOS) del comando dei vigili del fuoco di Brescia ha riorganizzato l'intervento di spegnimento coordinando le forze a terra e i mezzi aerei. In campo anche la protezione civile Val Carobbio e gli elicotteri della Regione e del Corpo forestale dello Stato.
Gli elicotteri hanno pescato acqua dai laghi dei parchi cittadini (Cave ai due Ducos). Terminate le operazioni dall'alto è iniziata la fase più delicata, quella della bonifica, ceppo per ceppo, per evitare che da sotto la cenere il fuoco potesse riprendere forza. L'aspetto positivo è che le fiamme non hanno provocato danni alle abitazioni e a chi vive in Maddalena. Ma cosa ha causato l'incendio? E' la domanda che tutti si fanno. Sono in corso le indagini dei carabinieri forestali per cercare di dare una spiegazione all'origine dell'incendio. Al momento non è esclusa alcuna ipotesi, da quella del dolo a quella del rogo provocato involontariamente da qualcuno. Incendio boschivo, in questi casi, l'ipotesi di reato su cui si concentra l'attività di indagine.
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L'incendio ha tenuto in apprensione tutti i bresciani, che hanno inondato la bacheca di Facebook con fotografie della "ferita" sul monte cittadino. "La Madda" è un luogo particolarmente caro, custode di ricordi e di giornate spensierate, di camminate, biciclettate e picnic. Il "nostro giardino", come qualcuno l'ha definita con affetto.