«Intesa con Ardian In bilico dividendi e mission di A2A»

di Mauro Zappa
La sede di A2A, in via Lamarmora. Lega critica sull’accordo con Ardian
La sede di A2A, in via Lamarmora. Lega critica sull’accordo con Ardian
La sede di A2A, in via Lamarmora. Lega critica sull’accordo con Ardian
La sede di A2A, in via Lamarmora. Lega critica sull’accordo con Ardian

La Lega esprime «radicale contrarietà» all’accordo sottoscritto da A2A e da Ardian, fondo francese di private equity. L’alleanza prevede la costituzione di una new company di cui la multiutiliy deterrà la maggioranza delle quote (mentre Ardian arriverà a possederne fino al 45 per cento). Nella newco- denuncia il Carroccio - la società controllata dai Comuni di Brescia e Milano conferirà la piena titolarità (o partecipazioni di maggioranza) in un portfolio di asset relativi alla generazione e vendita di energia (idroelettrica, eolica e solare), nonché allo stoccaggio e a progetti legati all’idrogeno. «Siamo contrari per una serie di motivi di carattere giuridico e industriale - scandisce il responsabile del dipartimento economia del Carroccio bresciano Fausto Di Mezza». Sul primo versante l’ex vice presidente di A2A (e assessore al bilancio nella giunta Paroli) dichiara: «E’ vero che A2A è quotata in Borsa e dunque non è soggetta alle regole stabilite dal codice dei contratti pubblici, ma è altrettanto evidente che in termini di concessioni per ciò che comporta l’ambito dell’idroelettrico il fondo si troverà avvantaggiato pur non avendone di pregresse». Ma la vera grande perplessità della Lega, rivela Di Mezza, verte sul timore che la newco finisca per «stravolgere la mission originale di A2A, essendo un’operazione industriale di nome, ma finanziaria di fatto». Il progetto, che prevede un investimento da parte di Ardian pari a 1,5 miliardi di euro, «svilirà il know how interno e penalizzerà il territorio, dal momento che la grande parte degli impianti eolici sorgono e sorgeranno nel sud d’Italia». Preoccupazione i leghisti la esprimono «per le risorse, intese come dividendi, che entrano in Comune». «Dobbiamo dare certezza - dice di Mezza - che il flusso di cassa generato da questa newco torni alla società madre». «Abbiamo già fatto presente al sindaco il rischio che comporta l’operazione - fa sapere il capogruppo leghista a Palazzo Loggia Massimo Tacconi - i fondi andrebbero utilizzati esclusivamente in caso di investimenti importanti con alla base una solida progettualità industriale». E chiede: «La governance di questa newco quale sarà? Ardian che cosa vuole davvero? Anche in questo caso presidente e amministratore delegato saranno renziani di ferro?». «Se l’operazione non si può fermare - sostiene l’assessore regionale Fabio Rolfi - nello statuto della newco va messo nero su bianco il divieto assoluto di quotazioni future sul mercato». E aggiunge: «Se A2A vuole avere ruolo da protagonista in tema di energie rinnovabili, deve averlo sotto un profilo di realizzazione di impianti e di valorizzazione del know-how dell’azienda». «In base all’articolo 78 del regolamento del consiglio comunale chiederemo la convocazione dello stesso per discutere di questa tematica e dare indicazioni vincolanti al sindaco in maniera tale da tutelare le risorse che consentono ogni anno la stesura del bilancio», annuncia la parlamentare e consigliera del capoluogo Simona Bordonali. •.

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