La Cgil è sempre
più «verde» ecologia
e lavoro destini uniti

di A.GAT.
Il confronto a Desenzano con Guido Galperti, Flavio Squassina, Valentino Rodolfi e Davide Sigurtà
Il confronto a Desenzano con Guido Galperti, Flavio Squassina, Valentino Rodolfi e Davide Sigurtà
Il confronto a Desenzano con Guido Galperti, Flavio Squassina, Valentino Rodolfi e Davide Sigurtà
Il confronto a Desenzano con Guido Galperti, Flavio Squassina, Valentino Rodolfi e Davide Sigurtà

«Dobbiamo diventare un sindacato più verde e lo stiamo diventando, lo siamo già diventati». Lo ha detto Silvia Spera, segretario generale della Camera del Lavoro di Brescia, in conclusione del primo incontro della serie «Sindacato in movimento», sabato sera a Desenzano, terminato un dibattito che ha cercato le connessioni sempre più strette tra i temi del lavoro e dell’ecologia.


CONNESSIONI cercate e trovate, perchè se la «green economy» rappresenta una grande opportunità, di riflesso ogni emergenza ambientale diviene immediatamente un’emergenza economica per i suoi riflessi sul mondo produttivo e sul lavoro, sull’occupazione e sui diritti. «Il sindacato su questi temi c’è - ha garantito Flavio Squassina, della segreteria della Cgil di Brescia, aprendo il dibattito con Davide Sigurtà e Guido Galperti, moderato da Valentino Rodolfi di Bresciaoggi -. Oggi dobbiamo saper coniugare il lavoro con i temi del mutamento climatico e delle sue drammatiche conseguenze, con la necessità di agire rapidamente per garantire diritti, giustizia sociale e piena occupazione, oltre che sulle opportunità per contribuire al cambiamento con l contrattazione». Se cambia drammaticamente il clima sul pianeta, rischiando di spazzare via interi settori economici (si pensi all’agricoltura e al turismo), e se nel contempo nuove opportunità si manifestano in questo contesto nuovo, il sindacato deve esserci: «Bisogna prevedere - insiste Squassina - strumenti anche straordinari di accompagnamento alla trasformazione produttiva, ammortizzatori sociali straordinari, formazione continua, misure che sin da ora favoriscano la riqualificazione dei lavoratori interessati da questi cambiamenti». Rivedere il modello di sviluppo, prima che il modello di sviluppo «riveda» noi. Lo ha detto Davide Sigurtà, della Commissione per il paesaggio di Regione Lombardia: «Il capitalismo, questo capitalismo, non può reggere a questi mutamenti. Di fronte a un cambiamento ineluttabile delle condizioni ambientali, è ineluttabile anche un cambiamento del sistema economico. Ma questo possiamo determinarlo noi». E se Guido Galperti, vicepresidente della Provincia, ha ricordato che «nel Bresciano sono già oltre 600 le aziende nella filiera del recupero e riciclaggio, dell’end of waste, dell’economia circolare, e tutto questo sta creando occupazione», Squassina ha concluso ricordando che la presenza del sindacato sul fronte ambientale deve essere globale: «Dal 20 al 27 settembre milioni di persone nel mondo si mobiliteranno per il Global climate strike: la Cgil aderisce e ci sarà».

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