L’EVENTO

La «Festa della Musica» porta note di speranza

di Elia Zupelli
Dopo lo stop dell’anno scorso, oggi va in scena la rinnovata edizione numero 7. A cinquant’anni esatti dalla storica esibizione dei Pink Floyd all’Eib (cerimonia stamattina a ricordo dell’evento), MoCa irradierà un palinsesto interamente dedicato alla band inglese
Torna la Festa della Musica, una festa per tutta la città
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Torna la Festa della Musica, una festa per tutta la città

•• I segnali di un ritorno alla normalità che sembra ormai sempre più vicino continuano a moltiplicarsi e quello che si propagherà oggi in città – stereofonico, totalizzante e unificante – avrà un valore simbolico particolarmente intenso, che si misurerà non solo in decibel ma anche in empatia e good vibes finalmente ritrovate dopo un lungo silenzio. Ritmi impavidi, il tempo è ora: archiviato il forfait dell’anno scorso per motivi purtroppo fin troppo ovvi, la Festa della Musica Brescia irrompe con l’edizione numero sette, alzando il volume a stecca «per lanciare un messaggio di resistenza, ripartenza e speranza. Al mondo della musica, alla città, alla gente». Obiettivo: esserci. E farsi sentire.

Nonostante le difficoltà, nonostante tutto. Attraverso un’inedita formula «crossover» che – di necessità virtù – fonderà fruizione in streaming e in presenza, mantenendone però intatto lo spirito aperto e inclusivo. Come più volte ribadito dal direttore artistico Jean Luc Stote e dal vicesindaco Laura Castelletti, «non sarà la Festa della Musica come l’abbiamo fatta e vissuta nel passato, con oltre un centinaio di palchi e decine di migliaia di spettatori in tutta la città, ma sarà la grande occasione per un nuovo inizio e un nuovo slancio…per ripensare alla musica e alla cultura come a una vera, grande opportunità». In particolare, visto che la mappatura urbana-poliritmica contemplerà anche una serie di palchi in presenza, con capienze contingentate nel rispetto delle normative antiCovid: così, a cinquant’anni esatti dalla storica esibizione dei Pink Floyd all’Eib (cerimonia stamattina a ricordo dell’evento), MoCa irradierà un palinsesto interamente dedicato alla band inglese, «per ricordare quello che probabilmente è stato, col senno di poi, il più importante avvenimento rock ospitato fra le mura di casa nostra»; in ricordo di Marco Damiani, figura di primo piano su vari fronti della scena musicale bresciana sin dalla metà degli anni Sessanta (determinante il suo ruolo nella nascita della Premiata Forneria Marconi), Palazzo Broletto dal pomeriggio a sera inoltrata farà da sfondo a una sfilza di esibizioni live senza soluzione di continuità: River Band, Quattrokappa, Blue Temple Geyser, Houdini Band, Il Diluvio, Dea Nera, Listrea e Strange Brew; dedicato invece a Ivano Ferrari, per tutti semplicemente Ivan, come si chiamava anche il suo bar di via Trieste, il palco in Santa Chiara, curato da Federico Cantaboni degli Hell Spet, vedrà in azione musicisti, gruppi e progetti nati e ispirati grazie anche ai Pirli di Ivan, non solo barista ma anche «fotografo, pittore, ex cantante e soprattutto grande amico»: oltre ai già citati Hell Spet, The Bonebreakers, Cek Franceschetti, Isaia Mori e Simone Grazioli.

Ancora: il palco Kick Start, zona via della Ziziola, nuova sede cittadina di Musical-Mente, gestito in collaborazione con Devil Kiss e Social Club, sarà trafficato per tutto il giorno; così come il Castello, dove il motto «Cambiamo musica» verrà declinato tra concerti in acustico, performance, dibattiti e percorsi tematici focalizzati attorno al tema della violenza sulle donne; connessioni anche fuori città nel segno di Ground Music Festival completano il programma «live», che si può consultare nel dettaglio sul sito www.festadellamusicabrescia.it. Spazio digitale, quest’ultimo, dove già dal mattino saranno disponibili in streaming i contributi virtuali messi in circolo dagli artisti iscritti, circa duecento in totale, suddivisi in pagine dedicate, che rimarranno in rete anche dopo l’evento, come archivio storico e valore aggiunto in chiave futuribile.•. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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