Non sempre alla teoria fa seguito la pratica. Il rilascio del patentino per i «cani impegnativi» funziona a due velocità. Nonostante l’Anci - Associazione Comuni Italiani - da tempo abbia predisposto un regolamento a livello nazionale, sono ben pochi ad oggi i Comuni che hanno legiferato in materia. «I sindaci dovevano delegare esperti istruttori per la parte pratica - spiega Aldo Taietti dell’Unac Pontevico -, ma spesso ci si ferma solo alla teoria».
In controtendenza Borgo San Giacomo, che a fine luglio ha approvato in consiglio comunale la Carta per i diritti degli animali, un documento che regola il rapporto tra uomini e animali presenti sul territorio.
«LA NOSTRA associazione ha messo gratuitamente a disposizione del Comune i nostri esperti istruttori per quello che ci piace definire il «corso del buon cittadino»: 8-10 ore di lezione per imparare a portare a spasso il cane, vivere con lui, gestirlo in ogni situazione, risse comprese».
All’associazione Madonna della Strada si rivolgono anche persone che hanno subìto traumi, aggressioni o rapine e hanno deciso di prendere un cane da difesa, «che va comunque gestito nel modo giusto», sottolinea Taietti. Anche l’Ats di Brescia ha previsto percorsi formativi a tutela del benessere degli animali da compagnia. In maggio è stato realizzato il corso rivolto ai proprietari di cani per ottenere il «patentino»: 4 mezze giornate di teoria e pratica con l’animale, a frequenza gratuita. Il corso è stato frequentato anche da persone che non posseggono un cane, ma che sono intimorite dal rapporto con gli animali.
Il riscontro positivo dell’iniziativa ha portato alla realizzazione di una seconda edizione, in programma nel mese di ottobre, mentre il 9 novembre si terrà un corso di formazione sanitaria per i volontari dei canili e dei gattili del territorio di Ats, che già mettono a disposizione il loro tempo e il loro cuore per gli amici a quattrozampe. C.REB.